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M5s, Conte sulla graticola dopo flop alle Europee: "Pronto a farmi da parte", ipotesi Raggi o Appendino

Raggi, Appendino o addirittura Alessandro Di Battista. Ma i deputati pentastellati provano a scongiurare in qualsiasi modo l'ipotesi che Conte lasci la presidenza

12 Giugno 2024

M5s, Conte sulla graticola dopo flop alle Europee: "Pronto a farmi da parte", ipotesi Raggi o Appendino

Giuseppe Conte, fonte: imagoeconomica

Giuseppe Conte è sulla graticola dopo il flop alle elezioni europee. Ad ammetterlo è lui stesso: "Ora assemblea costituente per discutere modifiche alle regole", ed offre la  "disponibilità a mettermi per primo in discussione", addirittura a farsi da parte se la comunità dovesse ritenere che la sua guida "possa oggi rivelarsi un ostacolo agli obiettivi e al perseguimento dei valori M5S".

M5s, Conte sulla graticola dopo flop alle Europee: "Pronto a farmi da parte", ipotesi Raggi o Appendino

Conte ha poi proseguito: "Credo sia venuto il momento di costruire una grande assemblea collettiva, un'assemblea costituente, con la partecipazione di tutti gli iscritti, in presenza e da remoto: ha spiegato poi il leader. Sarà questa la sede per discutere insieme del miglioramento delle regole e per definire le modifiche che riterremo necessarie".

Dal Movimento alcuni esponenti fanno sapere che "non si andrebbe avanti senza di lui, non c'è nessuno all'altezza che possa sostituirlo. Faremo una riflessione approfondita su questa tornata elettorale, ma Giuseppe Conte è una risorsa troppo preziosa per la politica italiana. Ci rialzeremo anche stavolta, con ancor più motivazione", fa sapere la deputata siciliana Daniela Morfino. "Rifletteremo su come migliorare, ma la leadership di Giuseppe Conte non è in discussione", le fa eco la senatrice Elisa Pirro.

"Il risultato di queste elezioni ci consegna l'obbligo di una profonda riflessione interna", ma "Conte rimane saldamente alla guida del M5s", taglia corto anche Vittoria Baldino.

Raggi o Appendino per la successione

Nuova leadership all'orizzonte? Non è escluso, e potrebbe essere al femminile. In questo caso, i nomi ricorrenti sono due: l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino e l'ex inquilina del Campidoglio Virginia Raggi, la grande esclusa dalle ultime tornate elettorali proprio per il vincolo dei due mandati. C'è un altro nome che viene sollevato ed è quello dell'ex deluso 5 Stelle Alessandro Di Battista. Ma Raggi o non Raggi, il tema della ricandidabilità potrebbe essere presto messo sul piatto.

"E in questo caso Conte non avrebbe problemi a parlarne - dice chi lo conosce bene - A dire il vero, è una regola cara più a Beppe Grillo che a lui".

Anche Marco Travaglio ha 'scaricato' Giuseppe Conte: "Il Movimento 5 Stelle in questo momento deve decidere se vuole vivere o morire. Abbiamo parlato spesso della morte dei 5 Stelle ma prima o poi succederà. Grillo lo aveva definito un movimento biodegradabile ai tempi. Non lo do per morto.Devono decidere loro sulla base delle loro analisi se è venuto il momento di sciogliersi, di un fine vita come si dice adesso, oppure se hanno speranze per il futuro.

Certamente non li ha aiutati l’astensionismo come le regole troppo rigide che li costringono continuamente a presentare liste di sconosciuti. Un’altra regola, che pur io difendo, ha impedito a Conte di candidarsi. Se così non fosse stato avrebbe sicuramente avuto un effetto sul voto, forse maggiore di quello che ha avuto Meloni".

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