06 Aprile 2024
Schlein, Conte. Fonte: imagoeconomica
Conte punta solo alle Europee, una volta incassata la Sardegna si è defilato.
“Alla fine a Giuseppe Conte non importa nulla delle elezioni regionali, a lui importa solo l’Europa”, dicono nel Pd. E’ questa la convinzione che circola dalle parti del Nazareno, dove il dente diventa ogni giorno più avvelenato nei confronti di quello che sulla carta è un alleato. Ma il caso Bari sta mettendo a dura prova il già precario rapporto tra le due maggiori forze di opposizione, con il rischio concreto di vedere naufragare del tutto il campo largo. Tutto nasce dal rifiuto grillino di partecipare alle primarie dem per scelta del candidato sindaco. Conte aveva chiesto alcune garanzie (una pre-registrazione per controllare meglio che non ci siano voti dell'ultimo minuto incontrollabili, di persone che passano lì per caso a Bari), proposta respinta con forza al mittente tanto da avere fortemente insospettito Schlein e soci “i grillini sono riusciti a incassare la presidenza della Regione Sardegna con Alessandra Todde e poi si svincolano perché dovrebbero votare i candidati del Pd, e non lo faranno mai, ci siamo cascati come polli”.
Ma l’avvocato del popolo fa il prezioso e minaccia spaccature nel caso il Pd non faccia marcia indietro sulla accuse di slealtà rivolte ai pentastellati: “Il Pd la ritiri, o sarà difficile collaborare”. Una presa di posizione forte, autorevole, che, sopratutto nel cerchio magico dell’ex premier, è vista come l’ennesima conferma del progetto contiano: incassare un buon risultato alle europee infischiandosene di tutto il resto (l’8 e 9 giugno si vota anche per tantissimi comuni), tranne che non ci sia un loro candidato in prima fila.
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