03 Marzo 2024
Giorgia Meloni (fonte: lapresse)
Piccola ma significativa retromarcia di Giorgia Meloni, l'argomento è sempre lo stesso: le manganellate di Pisa e Firenze da parte delle forze dell'ordine nei confronti di studenti e minorenni. Dopo 4 giorni di polemiche, seguite dalle sue prime dichiarazioni a caldo in risposta soprattutto al Capo dello Stato, in cui aveva fortemente criticato la presa di posizione di Mattarella, e non solo. "Pericoloso far mancare il sostegno alla polizia" aveva detto la premier, parole chiare senza alcuna possibilità di fraintendimenti, diretti al Quirinale dove erano state accolte con un pò di stupore. Contrordine compagni, non era come sembrava.
Questi ragionamenti — fa la presidente del Consiglio — erano in realtà rivolti all’opposizione ci tiene a rimarcare al termine della missione americana che l’ha vista prima ospite alla Casa Bianca da Joe Biden (da dove ha annunciato trionfante il rientro in Italia di Chico Forti) poi ieri da Justin Trudeau. "Non mi riferivo al Capo dello Stato, i miei rapporti con lui sono ottimi, anche se ci sono dei tentativi di creare una crepa con il Quirinale per schermare la contrarietà alla riforma del premierato. Non mi sembra corretto usare la sua figura per questo scopo". E allora, chi era il bersaglio? "Ce l’avevo con la sinistra sempre capace di criticare quando le cose vanno male, ma mai capace di difendere le forze dell’ordine". Per istituzioni, solitamente si intendono il Colle, oppure Palazzo Chigi, o la Consulta. Non secondo Meloni, però. "Parlavo dei parlamentari della sinistra, anche loro sono una istituzione. E comunque, da quello che so io il Quirinale non fa filtrare i propri umori: quando ha qualcosa da dire, la dice. Pensare che mi riferissi a Mattarella significherebbe immaginare che il Presidente abbia tolto il sostegno alle forze dell’ordine. Ma così non è".
Nei giorni successivi i vertici di Fratelli d’Italia e i principali ministri dell’esecutivo hanno riferito dell’irritazione di Meloni per quella uscita del presidente della Repubblica, dato evidenziato anche dalla distanza concettuale che ha diviso i due almeno fino a ieri. Nonostante ciò la Meloni non ha difficoltà ad ammettere che tutto non è andato liscio in quel di Pisa soprattutto da parte della polizia: "In alcuni casi qualcosa è andato storto. Certo, è meglio non utilizzare i manganelli, bisogna valutare eventuali errori — che probabilmente ci sono stati — ma non spetta a me farlo". Detto questo, Giorgia Meloni ricorda gli oltre mille cortei a sostegno della Palestina dal 7 ottobre in avanti. E ribadisce la sua vicinanza alle forze dell’ordine.
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