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Sardegna, Todde presidente grazie a 4mila voti disgiunti: Truzzu prende 4% in meno della sua coalizione di cdx

La dinamica del voto disgiunto ha penalizzato Truzzu, favorendo di conseguenza Todde e Soru

27 Febbraio 2024

Elezioni regionali in Sardegna, Todde (csx) avanti su Truzzu (cdx), ma Meloni va due volte da Vespa per recuperare voti

Alessandra Todde e Paolo Truzzu, fonte: imagoeconomica

Alessandra Todde ha vinto le elezioni in Sardegna, diventando la prima governatrice del Movimento 5 Stelle (sostenuta anche dal Partito Democratico). Ha superato il candidato del centrodestra, Paolo Truzzu, fortemente appoggiato da Giorgia Meloni, con uno scarto di appena lo 0,3%, equivalente a 2.924 voti. Il risultato finale è stato del 45,3% per Todde contro il 45% di Truzzu.

Particolarmente significativo è il dato sul voto disgiunto: la neo governatrice ha ottenuto 40.301 preferenze in più rispetto alle liste dei partiti che l'hanno appoggiata, portando il totale da 290.318 a 330.619 voti. Questa dinamica ha penalizzato Truzzu, il cui sostegno è rimasto a 327.695 voti, in netto svantaggio rispetto ai 333.050 voti conquistati dai partiti di centrodestra che lo appoggiavano: un 4% di voti in meno che ha fatto la differenza. Il fenomeno del voto disgiunto si è verificato anche per il terzo classificato, Renato Soru, che ha ottenuto l'8,7% e 63.021 voti, superando i 54.509 delle liste a lui alleate. In sintesi, se tutti i partiti di centrodestra avessero espresso la preferenza per Truzzu presidente, l'ex sindaco di Cagliari avrebbe vinto, ma gli sono mancati cruciali 5.355 voti.

Sardegna, Todde presidente grazie a voto disgiunto che svantaggia Truzzu

A differenza di Truzzu, la nuova governatrice è riuscita a conquistare migliaia di preferenze da cittadini che l'hanno votata esclusivamente come candidato presidente, senza estendere la preferenza alle liste collegate. Salvatore Vassallo, politologo e presidente dell'Istituto Cattaneo, commenta: "L'evidenza più chiara di questa elezione è che c'è un candidato giusto e uno sbagliato". Va notato che questa disparità non è una novità per il centrodestra in Sardegna, poiché Christian Solinas vinse nel 2019 ottenendo meno voti rispetto alle sue liste, e Ugo Cappellacci perse nel 2014 nonostante la sua coalizione avesse ricevuto più voti di quella di centrosinistra.

Passando ai risultati dei partiti, il Partito Democratico si è posizionato al primo posto in Sardegna con il 13,8%, seguito da Fratelli d'Italia al 13,6%. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 7,8%, mentre Forza Italia si è fermato al 6,3%. La Lega ha registrato un risultato del 3,8%, mentre il Partito Sardo d'Azione del governatore uscente Solinas ha toccato il 5,4%. Al momento dello spoglio mancano ancora 22 sezioni finite in tribunale.

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