Sardegna: vince il Movimento 5 Stelle e crolla la Lega. La Meloni fa risorgere il centrosinistra?

Il centrodestra ha sbagliato tutto, ma veramente tutto in questa campagna elettorale. Sin dal principio, anche la sola scelta di non confermare il Presidente uscente Solinas, che con la sua lista si è pappato quel 5,5% che avrebbe garantito la vittoria, è stata una decisione scellerata.

Una decisione figlia non di un'esigenza politica, ma di un braccio di ferro tra FDI e Lega, il che non è mai un bene, specialmente se la Shirley Temple della Garbatella vive un momento di psicologica onnipotenza imperiale, come sta vivendo. 

Nessuno potrà mai dimenticare il suo comizio sull'isola della barbagia, un monologo in cui, oltre a decantare virtù infinite, ha snocciolato tutti gli incredibili successi raggiunti, roba che, a prenderla sul serio, prima di lei eravamo vissuti in secoli di barbarie. 

Eppure, incredibile a credersi, il popolo sardo non ha colto la grandezza della nostra Imperatrice di Tor dei Cocci, anzi. Il PD, il nulla cosmico, senza fare niente ha preso più voti dei fratellini tricolore, così come il Movimento di Conte ha letteralmente asfaltato il Matteo lombardo.

Così, un risultato che sembrava impossibile, è diventato realtà: non solo ha vinto il centrosinistra, ma ha vinto una candidata grillina.

Non c'é bisogno di farsi chissà quali e quante domande. Questa è la dimostrazione palese che l'immobilismo e l'incapacità pagano. Sei la Schlein? Sei Conte? Non sai cosa dire e cosa fare? Ti mancano idee vincenti e iniziative? Non ti preoccupare, se vuoi vincere ti basta restare immobile, i voti te le porteranno le sciocchezze di chi governa, e di sciocchezze questa maggioranza ne sta facendo svariate.

Intanto, chi se la gode zitta zitta è Forza Italia che, nel ricordo di Sivlio, il suo 7% classico l'ha portato a casa.

Resta un dubbio. Perché la Lega insiste su Salvini che, da quando anni fa ha fatto cadere il Conte 1, è riuscito solo a perdere voti su voti portando il partito vicino ai minimi storici? Non ha uno straccio di idea, campa di slogan e si contraddice ogni due per tre: Zaia proprio no, vero?

Di Aldo Luigi Mancusi