Dal confronto tv Meloni-Schlein alla rottura di Letta con Calenda, quanto contano gli Stati Uniti nella politica italiana

Procedono lontano da occhi indiscreti i confronti tra Fratelli d'Italia e il Partito Democratico per il duello televisivo dell'anno, quello tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Serpeggiano forti dubbi soprattutto in casa democratica sull’utilità dell’appuntamento: Giorgia Meloni appare più preparata alla prova del video. Ma oltre a via della Scrofa e al Nazareno chi guarderà con molto interesse la "disfida" tra le due prime donne della politica italiana sarà anche Washington. Sempre bravi a muoversi tra le pieghe della politica italiana alla Casa Bianca non nascondono stima per entrambe le contendenti anche se con una forte prevalenza, almeno fino ad ora per la leader dei Fratelli d'Italia, l'unica in grado di garantire in questo momento gli interessi americani in Italia ed in Europa soprattutto sul fronte della guerra in Ucraina.

Il centrosinistra è, agli occhi statunitensi, azzoppato dalla posizione dei 5 Stelle di Giuseppe Conte, almeno fino a quando (e se..) Donald Trump non sarà tornato alla Casa Bianca. Anche il Pd con le sue posizioni ondivaghe in tema di guerra non fa che confermare la preferenza americana per Giorgia. Di sicuro, almeno fino ad ora, a Washington hanno agevolato in tutti i modi il percorso del governo Meloni arrivando financo a dare il proprio gradimento a leadership deboli ma utili allo scopo, cioè rafforzare Giorgia Meloni, consentendogli di giocare la propria partita politica contro avversari decisamente più deboli e divisi.

Molti non riescono ancora a spiegarsi l'improvvisa rottura Letta-Calenda dopo un patto firmato e presentato in pompa magna alla stampa con tanto di calorosissimi abbracci in pubblico e la successiva vittoria di Elly Schlein alle primarie Dem battendo nettamente Bonaccini che pure aveva vinto, altrettanto nettamente, tra gli iscritti del partito.