Giorgia Meloni e Matteo Salvini divisi da Russia e Stati Uniti. I rischi per la tenuta del governo

C’è una distanza ormai siderale tra la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini. Le ultime posizioni del leader della Lega sul caso Navalny hanno provocato più di un mal di pancia nella maggioranza di governo e soprattutto dentro Fratelli d’Italia. Nessuno lo dichiara apertamente, ma in ballo ci sono i rapporti dell’Italia con i partner internazionali, soprattutto con gli Stati Uniti d’America, vero e unico deus ex machina del governo Meloni. Prima delle elezioni del settembre 2022, di fronte alle varie coalizioni, la figura di Giorgia Meloni è sembrata quella maggiormente in grado di offrire solide garanzie agli interessi statunitensi sul suolo italiano ed in Europa: in particolare sul fronte della sicurezza, ovvero Nato ed Ucraina. Ora la Lega però si sta mettendo di traverso ricominciando a sbandierare la vicinanza a Putin. Strategia che potrebbe avere il suo acme e cambiare gli equilibri politici ed istituzionali in Italia tra non troppi mesi se Donald Trump dovesse rivincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Banco di prova saranno anche le prossime elezioni in Sardegna. Meloni e Salvini fanno campagne elettorali separate. Giorgia Meloni preferisce non farsi vedere accanto a Salvini, che rimarca la sua vicinanza alla Russia (in questo momento una foto dei due assieme sarebbe devastante agli occhi della Casa Bianca).
Riflettori puntati anche sul risultato. In caso di vittoria del centrodestra Giorgia Meloni può tirare un po’ il fiato e ridisegnare i ruoli degli alleati. In caso di sconfitta però la Lega sarà pronta ad alzare il tiro anche a livello nazionale, mettendo seriamente a rischio la stabilità del Governo.