Patto di stabilità Ue, l’ammissione di Giorgetti: “L’accordo è un compromesso, mai detto che l’Italia avrebbe ratificato il Mes”

Il ministro dell’Economia alla commissione Bilancio della Camera: “Superbonus ha effetti radioattivi che non riusciamo a gestire”


Sul Patto di stabilità nell’Unione europea l’Italia ha raggiunto un “compromesso”. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lo ammette: “Non possiamo e non dobbiamo fare festa sul Patto di Stabilità: è un compromesso. Se un compromesso verso il basso o verso l'alto, io ho detto e ribadisco che le valutazioni le faremo tra qualche tempo”, ha spiegato Giorgetti intervenendo alla commissione Bilancio della Camera.

Sugli effetti immediati del Patto di stabilità sui conti italiani, Giorgetti ha escluso una manovra correttiva: “Quello che posso dire è che le previsioni del governo con i documenti programmatici sono coerenti con quello che è previsto dal nuovo Patto di stabilità”. E dunque “non sono previste manovre aggiuntive”.

Patto di Stabilità Ue, l’ammissione di Giorgetti: “L’accordo è un compromesso, mai detto che l’Italia avrebbe ratificato il Mes”

Giorgetti ha parlato delle regole Ue sui bilanci rimarcando “l’allucinazione psichedelica nella quale abbiamo vissuto negli ultimi quattro anni” con la sospensione dei vincoli europei “pensando di poter fare debito e deficit”. Per Giorgetti “ci siamo assuefatti a questo Lsd che abbiamo preso per quattro anni e dobbiamo eliminare punto per punto queste misure che non ci possiamo permettere”.

Il ministro dell’Economia: “Il Mes non è la causa né la soluzione a tutti i nostri mali”

Sulla mancata ratifica del Mes da parte dell’Italia, Giorgetti ha spiegato di non aver mai preso un impegno per la sua approvazione in sede europea. Ma ha ricostruito anche di avere premuto perché si arrivasse a una votazione - dopo quattro rinvii - “per serietà”. E che alla fine l’esito è stato quello che aveva anticipato in sede europea, dove aveva avvertito che buone parti tra maggioranza e opposizioni avrebbe votato nel senso che poi si è rivelato la scelta del Parlamento: lo stop alle modifiche del Fondo salva-Stati. Giorgetti ha quindi aggiunto che il Mes non “è la causa né la soluzione a tutti i nostri mali”, che è piuttosto “il debito pubblico”.

Il Superbonus, ha sottolineato il ministro, “è una norma fatta in un momento eccezionale, che ha effetti radioattivi e che non riusciamo a gestire”. E quindi ha aggiunto che, per quanto le camere siano “sovrane”: “Da ministro dell’Economia so quali sono i limiti oltre i quali non possiamo andare, e li dirò al Consiglio dei ministri”.

Sull’impostazione generale Giorgetti ha rivendicato lo “sforzo importante per restituire il reddito disponibile alle famiglie, in particolare a quelle con redditi medio-bassi. Rivendico al governo di aver fatto lo sforzo anche in extra deficit per i lavoratori dipendenti con reddito medio-bassi, così che possano spenderlo in modo vario, per loro scelta, e non disperdere importanti risorse indirizzate a bonus monodirezionali e non necessariamente a beneficio di chi ha redditi medio-bassi”.