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Marcello De Angelis, dimissioni da capo della comunicazione della Regione Lazio, torna alla Croce Rossa - ESCLUSIVA

Il presidente della Regione Lazio Rocca lo ringrazia con una nota: "Ha pagato per una canzone scritta 45 anni fa, sulla quale si è scusato". De Angelis: "Rivendico il mio diritto al dubbio sulla strage di Bologna. Ho la coscienza pulita". Aveva assunto il fratello della compagna, Edoardo di Rocco, senza dire nulla al governatore

29 Agosto 2023

Marcello De Angelis, dimissioni da capo della comunicazione della Regione Lazio, torna alla Croce Rossa - ESCLUSIVA

De Angelis, fonte: imagoeconomica

Marcello De Angelis ha rassegnato le sue dimissioni come capo della comunicazione della Regione Lazio. È ufficiale adesso dopo che nelle scorse settimane si era creata la bufera, per le sue frasi sulla strage di Bologna prima e poi per il fatto di aver cantato canzoni contro gli ebrei, venute fuori ora. Per lui, come scoperto dal Giornale d'Italia, è pronto il ritorno alla Croce Rossa, dov'era già portavoce, proprio di Rocca.

Marcello De Angelis, dimissioni capo comunicazione di Rocca, torna alla Croce Rossa

In data odierna il responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio, Marcello De Angelis, ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. De Angelis ha comunicato la propria irrevocabile decisione al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca con una lettera, dopo averla anticipata nel corso di un colloquio privato. Il presidente Rocca ha accettato le dimissioni di Marcello De Angelis con effetto immediato.

"Prendo atto delle dimissioni di Marcello De Angelis dal ruolo di Capo della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio. Lo ringrazio per il prezioso lavoro svolto finora e per il senso di responsabilità dimostrato. Così come ha la mia gratitudine per aver messo al riparo l'Istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore. Testo, peraltro, già noto quando in passato aveva ricoperto ruoli come quello di parlamentare e direttore di testate. 

Posso testimoniare in prima persona l'evoluzione della personalità di De Angelis. Un percorso di maturazione, di autoconsapevolezza e di trasformazione interiore. Sicuramente tutto questo non può cancellare il suo passato, ma ha forgiato e continuerà a formare il suo presente e il suo futuro", dichiara Francesco Rocca.

Le motivazioni di De Angelis

"Egregio Presidente, dopo attenta riflessione, mi trovo nelle condizioni di dover fare una scelta di cui mi assumo tutta la responsabilità – scrive De Angelis nella lettera di dimissioni - Sono stato messo alla gogna per un post su Facebook in cui ho espresso perplessità su una vicenda giudiziaria sulla quale molti altri prima e meglio di me e in modo più autorevole, si erano pronunciati in maniera analoga. Rivendico il diritto al dubbio e al dissenso anche se non posso negare di essermi espresso in modo inappropriato e per questo ho chiesto scusa".

Ho scatenato dure pressioni politiche contro l’Istituzione che oggi rappresenti e, pur nella consapevolezza che i tuoi avversari non hanno argomenti o la forza per importi le decisioni che auspicherebbero, la mia stessa coscienza è più forte e più legittimata di loro a chiedermi di fare un passo indietro. La mostruosa macchina del fango può stritolare chiunque e mi ha preso di mira mettendomi alla gogna rovistando nella mia vita. Ho pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall’unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri.

Non posso consentire che le mie responsabilità passate possano macchiare o offuscare lo straordinario lavoro che tante persone migliori di me stanno compiendo per il bene comune» prosegue De Angelis.

"Ringrazio tutti i colleghi, molti appena conosciuti, che hanno voluto trasmettermi la loro vicinanza in questo difficilissimo momento – conclude De Angelis - ma è con grande tristezza che ritengo non ci sia altra scelta per me che riprendere la mia strada lontano da questa Istituzione nella speranza di chiudere i conti con il passato e trovare il modo di riparare a qualunque mio precedente errore.

Ti comunico, pertanto, le mie dimissioni con effetto immediato dall’incarico che mi hai voluto affidare, ringraziandoti della fiducia e sperando di aver dato al meglio il contributo professionale che ci si aspettava da me.

Auguro alla Giunta, al Consiglio e a tutta la struttura di poter continuare il proprio lavoro con la dovuta serenità e col meritato riconoscimento.

In Fede.

Marcello De Angelis".

De Angelis, dimissioni dopo il polverone della canzone contro gli ebrei

Se la polemica per le frasi sulla strage di Bologna era passata, nell'ultima settimana è venuta fuori una canzone che De Angelis aveva scritto parecchi anni fa con i 270bis, un gruppo rock identitario. La canzone dal titolo "Settembre nero" ha al suo interno contenuti antisemiti. Gli ebrei venivano considerati una "razza di mercanti, con l'oro hanno comprato la mia casa. Cantano la pace e ci violentano le donne".

L'ex capo comunicazione si era difeso così: "A rileggere quelle parole provo imbarazzo e orrore. In questi vent'anni ho radicalmente cambiato la visione della vita, dell'umanità e di me stesso. Non posso purtroppo tornare indietro e cancellare il passato. Posso solo impegnarmi ogni giorno per riparare".

Quella canzone "risale a un periodo della mia vita in cui non mi riconosco. Sono consapevole che il testo di quella canzone possa provocare ancora oggi offese e sofferenza. Negli ultimi vent'anni anni la mia vita è radicalmente cambiata, anche e soprattutto grazie alla mia esperienza umanitaria in Croce Rossa". La bufera si è creata dopo un post ad inizio agosto nel quale De Angelis veniva messo alla gogna dopo aver messo in dubbio che Fioravanti, Mambro e Ciavardini fossero i responsabili della Strage di Bologna.

Marcello De Angelis: l'ipotesi dimissioni per aver assunto il fratello della compagna

Secondo alcune ricostruzioni, Marcello De Angelis avrebbe rassegnato le sue dimissioni per aver assunto nel suo staff il fratello della compagna senza informare i vertici della Pisana. Si chiama Edoardo di Rocco e si sarebbe dovuto occupare di questioni istituzionali ma come si dice in gergo, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. 

La decisione non sarebbe stata comunicata ufficialmente a Francesco Rocca, creando malumore all'interno dei vertici. E così lo strappo, arrivato oggi.

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