11 Luglio 2023
Raffaele Fitto - foto @LaPresse
Hanno ottenuto oggi il via libera le 10 modifiche agli obiettivi della quarta rata del Pnrr. A spiegarne i dettagli è stato Raffaele Fitto ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr.
Le modifiche riguardano diversi ministeri, tra cui infrastrutture e trasporti, imprese, istruzione e cultura.
“La quarta rata a questo punto – ha detto Raffaele Fitto in conferenza stampa a Palazzo Chigi - dopo una condivisione formale con la Commissione europea, può essere oggetto di richiesta di pagamento, che inoltreremo. Ieri abbiamo concluso con la Commissione Ue il tavolo tecnico". Da questo sarebbe dunque partita la convocazione della cabina di regia, finalizzata a dare il via libera alle modifiche.
“Il governo sta portando avanti un lavoro serio e costruttivo ma siamo di fronte a diverse fake news: non c'era nessuna convocazione urgente della cabina di regia, che è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri perché abbiamo avuto il via libera tecnico dell'Europa, dunque solo allora è partita la convocazione", ha detto Fitto, smentendo diverse notizie circolate nelle ultime ore circa convocazioni d’urgenza. Per il ministro Fitto queste modifiche porteranno allo sblocco della quarta rata senza definanziamento.
"Dobbiamo lavorare velocemente ma non in fretta perché la fretta può comportare errori decisivi per il Paese. Mi auguro che il dibattito sia impostato su proposte, ma ogni giorno sento cose contro: penso che l'Italia avrebbe bisogno di un confronto serio, con proposte costruttive, invece di polemiche sterili che non servono a nessuno. Dobbiamo lavorare per raggiungere un obiettivo che non è del governo ma del Paese. Andrò in Parlamento il 18 luglio per la relazione semestrale, e – ha sottolineato Fitto - penso di essere andato in Parlamento un numero di volte non paragonabile rispetto a quanto accaduto nei due anni precedenti”.
Per quanto riguarda invece la polemica sui ritardi, Fitto smentisce anche questa circostanza: “Il tema dei ritardi è particolare: non ho ancora ascoltato un riferimento preciso a un ritardo imputabile a noi che sia oggettivo. Le garanzie per i tempi per ricevere la quarta rata del Pnrr non può darle nessuno. Noi abbiamo impostato un lavoro preliminare definendo quali obiettivi andavano corretti per raggiungere il risultato ed evitare di avere una fase di verifica molto lunga. La terza rata è stata sottoposta a lunghe e accurate verifiche da parte della Ue, proprio su questo abbiamo approntato il lavoro sulla quarta, così da evitare le stesse lungaggini".
Il ministro Fitto assicura che sarà rispettata la scadenza del 31 agosto per la revisione del Pnrr nella sua interezza: “Nelle fasi precedenti l'attuazione richiedeva provvedimenti amministrativi. Ora siamo nella fase di messa a terra dei progetti. Le modifiche che entro quella data verranno apportate sono dettate da due esigenze oggettive: da un lato è cambiato lo schema con il RepowerEu, che risponde a esigenze energetiche, e con altre questioni come l'aumento delle materie prime; dall'altro lato ci sono alcuni interventi che per ragioni oggettive non sono realizzabili entro giugno 2026, la scadenza del Pnrr. Il governo sta quindi lavorando ad un coordinamento delle risorse. Possiamo spostare alcuni interventi su altri programmi di intervento, come i fondi di coesione che hanno il 2029 come scadenza".
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