Ponte sullo Stretto, “intitoliamolo a Berlusconi”: la proposta del sottosegretario Siracusano (Fi)

La forzista originaria di Messina: “È stata una sua grande intuizione che sarebbe già realtà se non fosse stato boicottato dalla sinistra”

Ponte Berlusconi. Per il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, originaria di Messina e in quota Forza Italia, suona piuttosto bene. Tanto che Siracusano a proposto di intitolare all’ex premier il Ponte sullo Stretto.

Siracusano: “La sinistra ha sempre visto il Ponte sullo Stretto come il Ponte di Berlusconi”

“Penso che il presidente Silvio Berlusconi abbia fatto tanto bene a questo Paese e a tanti italiani, non soltanto dal punto di vista politico e imprenditoriale, ma soprattutto dal punto di vista sociale e umano”, ha spiegato Siracusano. “È normale che ci siano tanti sindaci e tantissimi cittadini che hanno il desiderio di tributargli una strada, una piazza, un aeroporto. Io gli intitolerei il Ponte sullo Stretto di Messina, che è stata una sua grande intuizione e che sarebbe già realtà se non fosse stato boicottato dalla sinistra che l'ha sempre visto come il Ponte di Berlusconi”.

Non solo il Ponte sullo Stretto: c’è chi propone di intitolare a Berlusconi aeroporti e stadi

Ma il viadotto tra la Sicilia e la Calabria non è l’unica infrastruttura che potrebbe portare il nome del fondatore di Fi. A farsi avanti è stato anche l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, con la proposta dell’aeroporto di Linate, accolta “con grande interesse” dal ministero delle Infrastrutture, fanno sapere dal dicastero guidato da Matteo Salvini. “Se si scegliesse un aeroporto sarebbe più adeguato Malpensa“, ha ribattuto l’ex presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni.  “Mentre Linate esiste da cent’anni, il moderno Malpensa lo abbiamo fatto io e Berlusconi, lui da presidente del Consiglio, io da presidente di Regione. Quindi era il suo aeroporto, oltre che il mio”. E se Malpensa proprio no, come dimenticare i successi con il Milan: “Penserei anche allo stadio di San Siro”, ha aggiunto Formigoni. “A differenza di una via o una piazza, non ci sono regole su quanti anni devono passare dalla morte, quindi non sarebbe necessaria alcuna deroga. Basta una decisione dell’amministrazione”, ha spiegato lo stesso Formigoni lo scorso 17 giugno, dopo che il sindaco Giuseppe Sala aveva fatto sapere di non essere intenzionato a chiedere una deroga alla regola dei dieci anni dalla morte per l’intitolazione di una via di Milano al fondatore di Forza Italia.