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Oblio oncologico, Meloni accelera sulla nuova legge: diritto per l'ex malato di tumore a non rivelare il passato sanitario

Lotta all'oblio oncologico: Il governo si impegna per approvare una normativa che protegga i diritti dei guariti dal cancro, eliminando le discriminazioni e semplificando le pratiche amministrative. Le proposte di legge in discussione e il sostegno dei professionisti medici per una svolta culturale nella cura del tumore.

13 Giugno 2023

oncologia

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Il tema dell'oblio oncologico è attualmente al centro dell'attenzione del governo italiano, che guarda con grande interesse alle proposte di legge presentate in Parlamento. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che ha chiesto al ministro della Salute, Schillaci, di seguire attentamente l'iter legislativo e di assicurare il contributo necessario da parte dell'esecutivo. L'obiettivo principale è quello di approvare, nel minor tempo possibile, una normativa in grado di affrontare un problema concreto che ha un impatto significativo sulla vita di numerosi cittadini italiani.
 

Meloni, norme sull’oblio oncologico. Ecco di cosa si tratta


Le proposte di legge sull'oblio oncologico sono attualmente all'esame della commissione Sanità alla Camera dei deputati. Sono state presentate 9 proposte da vari gruppi parlamentari e una dal Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), e le relatrici, Patrizia Marrocco di Forza Italia e Maria Elena Boschi di Azione - Italia Viva, stanno lavorando per elaborare un testo unificato.
Secondo quanto spiegato dalla deputata Marrocco, il testo prevede essenzialmente che, nei casi di adozione, richiesta di mutui, pratiche bancarie, assicurazioni e procedure concorsuali, non sia ammessa la richiesta di informazioni sulla salute relativamente alle patologie oncologiche che sono state trattate con successo senza ricadute per più di dieci anni dalla data della richiesta. Questo periodo sarebbe ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia emersa prima dei ventuno anni di età. Tale approccio è stato recentemente adottato anche dal governo spagnolo.
 

Una legge che cambia la vita a milioni di persone


La battaglia per l'oblio oncologico non riguarda solo i pazienti e i loro familiari, ma anche gli oncologi stessi. La Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) è in prima linea in questa lotta, promuovendo anche la campagna di comunicazione "Io non sono il mio tumore", con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni e di raggiungere presto risultati simili a quelli di altri Paesi virtuosi.
 
Attualmente in Italia ci sono 3,6 milioni di persone che hanno ricevuto una diagnosi di cancro, e il 27% di loro può considerarsi guarito. Tuttavia, molti di questi ex pazienti continuano a subire discriminazioni ingiustificate legate alla malattia. Nelle prossime settimane si spera che l'appello per l'oblio oncologico trovi finalmente una risposta positiva, con l'approvazione di una normativa che garantisca i diritti dei guariti dal cancro e ponga fine a queste ingiustizie.

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