10 Maggio 2023
Stéphane Séjourné, leader di Renaissance (il partito di Emmanuel Macron) attacca la presidente Giorgia Meloni, la politica italiana e i suoi esponenti di maggior calibro.
"L'estrema destra francese prende per modello l'estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull'immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace", ha asserito con forza il politico, riportato dalla testata Le Figaro in un articolo sulla crisi tra Italia e Francia. "Nonostante le loro differenze, Meloni è agitata come uno spauracchio anti-Le Pen dal governo".
Il quotidiano di Parigi ha riportato le parole del ministro dell'Interno Gérald Darmanin in una analisi in cui spiega come "attaccare Giorgia Meloni sia funzionale per mettere in difficoltà Marine Le Pen. Col rischio di irritare un paese confinante, di Macron si serve della dirigente nazionalista dell'Italia come di un nuovo spauracchio anti Rassemblement National (Rn). Mossa utile, a un anno dalle elezioni europee del 2024, in vista delle quali gli alleati del capo dello Stato pensano di rilanciare lo scontro fra il 'blocco di centro' e il 'blocco nazionalista'".
Al centro dell'articolo tutti i temi sul tappeto, tra cui quello dei migranti che dalla penisola arrivano in Francia.
Il giornale francese si sofferma sulla strategia di contenimento messa in atto da Macron. "Sullo sfondo di una crisi diplomatica fra i due Paesi - scrive il quotidiano - sono arrivati dei rinforzi a Mentone per far fronte a un afflusso di clandestini sempre più forte".
Le Figaro sottolinea però anche che "42.000 migranti sono arrivati in Italia dall'inizio dell'anno, contro gli 11.000 nello stesso periodo dell'anno scorso. Si tratta di un afflusso record, fonte di forti tensioni tra i due paesi, sfociate la settimana scorsa nella crisi diplomatica che ha visto protagonista Gérald Darmanin.
Il politico avrebbe affermato a Rmc che la prima ministra italiana, Giorgia Meloni, è " incapace di risolvere i problemi migratori".
Non vengono risparmiate dal quotidiano anche aspre critiche al governo francese. Una su tutte quella contro il dispositivo di sicurezza messo in campo da Parigi per frenare l'afflusso di migranti in Francia: "Una dozzina di camionette delle forze mobili sono allineate davanti al posto di frontiera, prova che i rinforzi promessi dal governo sono arrivati". Si tratta di "due compagnie di celerini e due squadroni di gendarmeria", per un dispositivo di "400 uomini, contando i riservisti e i militari della forza Sentinelle, che si danno il cambio giorno e notte alla frontiera per impedire l'ingresso in Francia di stranieri in situazione irregolare".
"Dal 1 gennaio - continua Le Figaro - secondo un bilancio stilato il 4 maggio dalla prefettura delle Alpi Marittime, 9.737 stranieri in situazione irregolare sono stati oggetto di una procedura di 'non ammissione'. Questo significa che sono stati consegnati direttamente alle autorità italiane dopo essere stati fermati. E' un terzo in più rispetto all'anno scorso nello stesso periodo. Altri 2.870 stranieri sono stati fermati nel resto del dipartimento, al di fuori della zona frontaliera. E' il 70% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e la prova evidente che il dispositivo, nonostante tutti i mezzi dispiegati, resta permeabile
".
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