15 Aprile 2023
 
												Paolo Zangrillo, ministro della pubblica amministrazione
Botta e risposta fra i sindacati e il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo sul 'mito' del posto fisso nelle pubbliche amministrazioni (PA).
"Il mito del posto fisso - ha sostenuto il ministro - sta per essere soppiantato dal mito del lavoro figo". Si tratta di una frase forte che, nell'ideale del ministro, dovrebbe aiutare a ribaltare gli stereotipi nel campo della pubblica amministrazione.
Uno su tutti quello del posto fisso e della tranquillità statica che comporta per un lavoratore l'ingresso in una PA.
Zangrillo si è poi soffermato su quello che è probabilmente uno dei temi più pungenti della questione: la retribuzione. "Il tema della retribuzione - ha sottolineato il ministro - è una delle voci su cui lavorare per rendere attrattiva Pa.
Il vero problema è accompagnare la crescita retributiva delle persone come avviene nel settore privato e una delle chiavi è il merito. L’impegno della pubblica amministrazione sui nuovi inserimenti è una sfida di straordinaria importanza perché noi veniamo da dieci anni di desertificazione della PA".
Le parole del ministro hanno scatenato i commenti dei sindacati, in modo particolare quelli dell'Fp Cgil. "La verità è che il ministro Zangrillo vuole nascondere i fallimenti del governo in tema di assunzioni in vista dell'attuazione del Pnrr e del flop dei concorsi i vinti da candidati laureati e specializzati che si sono poi dimessi a causa di un salario troppo basso per le loro qualifiche per le quali invece il mercato privato risulta più appetibile", ha commentato il segretario generale della Funzione pubblica di Corso Italia, Serena Sorrentino.
Difficile non scorgere un fine strumentale nelle parole della Fp Cgil: raccogliere in pochi mesi di governo un risultato in termini di assunzioni è, in termini assoluti, del tutto irrealistico.
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