Regionali Friuli, Tripoli (Insieme Liberi) : "Sono "no-vax" se significa sì a tutte le libertà. Voglio riconteggio: 8 mila schede annullate su 15 mila della mia lista" - ESCLUSIVA
Intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia dell'avv. Giorgia Tripoli, etichettata come "no-vax". Lei risponde: "Se uno vuole vaccinarsi, che lo faccia. No minacce, ricatti e idranti su manifestanti pacifici. Voglio essere vigilante per cittadini, contro lobby e grandi interessi"
Intervista esclusiva per Il Giornale d'Italia all'Avvocato Giorgia Tripoli, la candidata di Insieme Liberi alle Elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia. Ha preso 22.840 voti, cioè 4,7%. La sua lista, Insieme Liberi, ha preso circa 15.712 voti, circa il 4,0%, ma, come spiegherà anche lei, il numero non è ancora definitivo.
È soddisfatta del risultato ottenuto?
Sono soddisfatta, ma non le so dire se sono sorpresa, nel senso che ho fatto tutto quello che potevo, ho dato del mio meglio. Consideri che ne abbiamo fatto una campagna elettorale sui social e, non essendo ovviamente sostenuti dai grandi partiti e dai grandi interessi, non abbiamo fatto le vele, i container, uffici mobili, i gadget e tutte quelle altre cose che invece il centro-destra e il centro-sinistra si sono potuti permettere di fare.
Non abbiamo avuto un sacco di soldi e non abbiamo avuto i Big che sono venuti a sostenerci come invece hanno avuto gli altri, che hanno visto la Schlein, Salvini, Meloni (anche se poi non è venuta). Insomma abbiamo dato tutti noi stessi e penso che l'esito sia assolutamente buono.
Stiamo aspettando l'esito finale perché abbiamo proprio una manciata di voti ci permetterebbe di avere una rappresentanza in consiglio. Perché il mio 4,7% personale praticamente per la legge elettorale friulana non serve a niente: è una legge indecente. Tu voti il tuo candidato, se supera il 4% non entra comunque in Consiglio se la lista non lo raggiunge.
E non si può neanche in qualche modo traslare voti alla propria lista, quindi i voti dati a me non servono a niente: ad esempio, ci sono 7.200 persone che hanno votato me e non hanno votato la lista. Apparentemente. Chiederemo il riconteggio perché sono dati che non ci tornano come numero.
Sarebbe bastato che chi ha votato me votasse anche per lista. Invece non si capisce cosa sia successo.
Abbiamo saputo che in alcuni seggi dove qualcuno, ad esempio, ha messo la X su "Insieme Liberi" [la lista, ndr] e poi ha messo il mio nome affianco o il nome di un candidato non candidato in quel collegio: anziché annullare la preferenza e confermare il voto alla lista hanno annullato la scheda. Ci sono anche 95 schede contestate.
Quindi adesso aspettiamo giovedì che l'ufficio elettorale della Regione dia la risposta finale. Poi faremo il ricorso al Tar per il riconteggio. Abbiamo 8 mila scheda annullate, quindi... si calcolino un po' le probabilità.
Perché una forza antisistema come la vostra agire ha deciso di entrare nel sistema?
Perché sei la crepa nella diga. Sei quello che quando cercano di fare le porcate alle spalle dei cittadini, tipo vendere i dati sanitari alle case farmaceutiche, o decidere di finanziare una grande opera che diventa un ecomostro in una laguna che è patrimonio Unesco. Se sei seduto in Consiglio lo sai, alzi la bandierina e cominci a fare casino e ad avvisare i cittadini, a fare manifestazioni in merito, a protestare.
È il posto giusto per fare opposizione e rappresentare per davvero i cittadini: se certe cose la popolazione non le sa, come può partecipare e intervenire? Se invece non sei seduto lì ti svegli la mattina, come qualsiasi cittadino, ed eccolo lì, ti ritrovi l'ecomostro costruito. Quindi è chiaro che devi stare lì dove le porcate le fanno.
Noi vogliamo essere le sentinelle della popolazione. Vigilare sul fatto che venga fatta una politica per i cittadini e non per i grandi interessi, delle grandi lobby, quindi a discapito di cittadini.
E in ambito della sanità cosa proponete?
Noi proponiamo di tornare all'unità sanitaria e smetterla di avere le aziende sanitarie che puntano ad avere l'attivo nel bilancio per cui chiudono gli anni con milioni e milioni di euro risparmiati che vengono risparmiati tagliando i servizi.
Noi abbiamo un'azienda sanitaria nel pordenonese che qualche anno fa ha chiuso il bilancio con 9 milioni in più, però la macchina per la radioterapia non è stata sistemata e non funziona più. Non ci sono i medici, non ci sono i posti letto, non c'è niente.
Cosa ne pensa dell'etichetta "no-vax"?
Essere contraria ai vaccini e contro il green-pass è solo la punta dell'iceberg. Chi ci definisce non sta guardando tutto quello che c'è sotto: la tutela dei diritti dei cittadini e delle libertà fondamentali. Il lavoro non può essere condizionato ad un ricatto. Così come il potersi muovere ed uscire di casa.
Essere "no-vax", per me, non è essere contraria al vaccino tout-court, se uno se lo vuole fare che se lo faccia. Significa essere contro al fatto che io vengo minacciato per farlo. Se essere "no-vax" significa difendere le libertà dei cittadini come spostarsi, di studiare, di andare a scuola e allora sì, sono "no-vax". Però quella è la punta dell'iceberg.
Noi vogliamo evitare che un domani ci possiamo dIi nuovo ritrovare chiusi in casa o fuori dal lavoro, fuori dalle scuole, dalla mattina alla sera perché uno schiocca le dita e decide che se non fai una certa cosa ti possono togliere tutti i diritti. Noi abbiamo avuto un governatore di regione che ha chiesto leggi speciali per i non vaccinati.
Abbiamo avuto una Regione in cui ci protestava pacificamente donne, famiglie, bambini, chi era inginocchiato per terra, è stato preso ai idranti. Per una protesta pacifica. Questa è una deriva, è un fondo che non bisogna toccare mai più.
Se dire che io sono contraria al prendere a idranti chi manifesta pacificamente, disarmato, in un paese che si definisce civile, beh sì, allora sono "no-vax".
Cosa ne pensa dell'inchiesta della Procura di Bergamo?
È sconcertante quello che sta emergendo. Allucinante che i nostri governanti sapessero che il vaccino era una ciofeca e che non c'ero dati sulla sicurezza. Sapevano anche che il contratto fra l'Europa e la Pfizer era capestro. Eppure non han fatto niente. Qui invece di avere i responsabili arrestati e le persone in piazza a protestare per quello che hanno fatto, si fa finta di niente. Ognuno va a avanti con la propria vita. Qualcuno ha ancora il coraggio di chiamarci "no-vax": dovrebbero chiederci scusa. E ringraziarci dicendo "almeno voi avete cercato di avvisarci".
Qualcuno lo sta facendo, sta facendo marcia indietro. Ho avuto qualcuno che mi ha chiamato dicendomelo, poi scusandosi per non averci ascoltato. Ora vediamo la gente piena di danni da vaccino. Noi avvocati abbiamo le scrivanie piene.