Usa-Italia, operazioni congiunte nel Pacifico: il governo, contro la Cina, sfida il senso del ridicolo

Il governo Meloni nel Pacifico sfida la Cina e, ancor più, il senso del ridicolo. La Cavour è stata "spostata" appositamente in funzione anticinese, forse per esercitazioni, non è da escludere per infastidire la Cina. Secondo i desiderata di Washington, da cui il governo italiano prende ordini sull'attenti come il soldato dal generale. E si sa che la Cina è, dopo e più della Russia, il vero obiettivo bellico a cui mira la civiltà del dollaro. L'Italia, ancora una volta, figura come una colonia di second'ordine, che deve fare senza discutere tutto ciò che le viene imposto da Washington. Chiaramente l'Italia non avrebbe di per sé alcun interesse a inimicarsi la Russia e la Cina, con le quali anzi bene farebbe a dialogare e a commerciare, come stava provando a fare con il mai abbastanza elogiato governo giallo-verde (che forse soprattutto per questo fu fatto cadere). La cosa esilarante è che il governo della destra neo-liberale di Meloni dice di essere un governo patriottico: quando in realtà è un governo antitetico all'idea di patriottismo, genuflesso com'è all'imperialismo di Washington.

di Diego Fusaro