Regionali, Calenda: "Gli elettori non hanno sempre ragione". Salvini: "È in confusione"
In Lombardia e Lazio i terzopolisti arretrano rispetto alle politiche dello scorso settembre. Il leader di Azione ammette la sconfitta ma dà la colpa agli elettori. E Salvini ne approfitta: "É in un momento di confusione"
"Gli elettori decidono ma non hanno sempre ragione", parola di Carlo Calenda. Il commento alle elezioni regionali arriva sul consueto account Twitter, nella tarda mattinata di oggi. "Sono trent’anni che votiamo e siamo scontenti di chi votiamo - continua il cinguettio polemico - Sostengo da sempre che votiamo per ragioni sbagliate: appartenenza e moda". Già, perché il "abbiamo perso" di rito meritava un contorno più succulento da dare in pasto ai media. Molto più succulento dei numeri, che certo non dicono poco.
Regionali, Calenda: "Gli elettori non hanno sempre ragione"
Tanto in Lombardia quanto nel Lazio, infatti, il Terzo Polo ha faticato a strappare la metà dei consensi delle scorse elezioni politiche: alle urne lombarde sono stati 4 gli elettori rispetto ai 10 di settembre, e in quelle laziali il rapporto è stato di 5 a 8. Un capitombolo che Carlo Calenda cerca di razionalizzare sul piano filosofico: "Quello regionale è un voto difficilissimo per noi. Le preferenze pesano e noi invece dipendiamo da un voto di opinione. La peggiore condizione possibile per chi vuole spezzare il bipolarismo".
La tesi del leader di Azione, in altre parole, si appella al metafisico "voto fideistico": i candidati possono anche essere i migliori, ma nulla possono contro un "sistema che porta a un’astensione sempre più alta con votanti sempre più divisi tra guelfi e ghibellini e al declino del Paese". In breve, sono le cattive abitudini degli elettori a condannare l'Italia, non l'incapacità delle forze politiche di rappresentare la società di cui si fanno interpreti.
Regionali, a Calenda risponde Salvini
Di diverse vedute è il capitano della Lega Matteo Salvini, fresco dei risultati convincenti nei seggi della Lombardia. "Diciamo che quando un politico non fa autocritica e dice che gli elettori non hanno capito e hanno sbagliato probabilmente è in un momento di confusione”. E Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia, è pronto alla segnalazione anonima su Chi l'ha visto: "Calenda aveva profetizzato in un tweet la nostra scomparsa e non si è reso conto che stavano scomparendo i suoi elettori".