19 Gennaio 2023
Poteva non essere così scontato l’esito positivo della ricostituzione della Commissione Segre anche per la legislatura in corso. Nella precedente, infatti, la sua costituzione era passata con i voti del Pd, M5s e Italia Viva, mentre si erano astenuti Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, i partiti che oggi rappresentano la maggioranza in Parlamento.
Invece, oggi, il Senato ha accolto e approvato all’unanimità con 157 voti favorevoli la proposta avanzata dalla senatrice a vita Liliana Segre di riformare la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
"Vista la mia età tutto quello che riesco a fare è tanto di guadagnato, cerco nelle mie possibilità di lasciare una scia, spero che sia profumata", ha commentato a caldo la senatrice a vita che ha presieduto la commissione nella scorsa legislatura.
Un’unanimità che la senatrice aveva invece previsto. "Già la Commissione si era conclusa con l'unanimità – ha fatto notare Liliana Segre riferendosi alla scorsa legislatura – quindi non è stata una sorpresa il voto di stamattina, c'era un'atmosfera diversa, c'era la consapevolezza di chi erano stati gli auditi e le audite, anch'io sono venuta molto tranquilla e sono molto contenta".
In merito alla presidenza della nuova Commissione Segre, la senatrice non si sbilancia sulle indiscrezioni che la vedrebbero riconfermata come presidente. “Dipende se mi votano o no, è una cosa che ho molto sentito e voluto”, ha detto, sottolineando il fatto che “la presidenza è secondaria, l'importante è che ci sia la Commissione".
"È di grande significato che questa nostra votazione – ha detto Segre in Senato - si tenga nell'imminenza del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria. Molto più, infatti, di tante celebrazioni che rischiano di apparire rituali, rappresenta - non solo per me, ma credo per tutti - un segnale importante e positivo".
Sono queste le parole pronunciate da Liliana Segre nel suo intervento al Senato prima della votazione, durante il quale ci sono stati molti applausi e che si è concluso con una standing ovation.
Nel suo discorso, la senatrice ha voluto rimarcare il valore della Commissione, non solo per ricordare il passato, ma soprattutto per affrontare le nuove forme di razzismo, di odio e di intolleranza. “C'è stata negli ultimi mesi del 2022, una grave crisi dell'universo dei social, del sistema, cioè, che ha cambiato il nostro modo di comunicare, informarci, comprare, vendere, garantire la sicurezza e la privacy” ha detto. “Si tratta di una crisi seria, profonda e preoccupante, se non certo la fine dei social media e della diffusione online, come qualcuno ha detto, sicuramente un passaggio a cui guardare con attenzione e senso di responsabilità. Tutto questo dovrà necessariamente riguardare anche la Commissione che ci accingiamo a ricostituire”.
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