29 Dicembre 2022
fonte: pixabay
Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito, torna a parlare ai giovani in merito al temutissimo esame di maturità. Spiega che la prova tornerà a svolgersi in modalità pre-pandemia Covid-19, quando, per ovvie ragioni sanitarie, erano state tolte e cambiate parti dell'esame.
La legge del 2017 che regola l'esame di stato, non subirà quindi modifiche. "È la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà, ma l'idea che si cambi la maturità solo per mettere un timbro trovo sia inappropriata", afferma il ministro Valditara.
Sulle modalità di svolgimento dell'orale annuncia una circolare su come andrà svolto il colloquio: "Deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l'interrogazione in italiano, in greco o in matematica".
Il ritorno all'esame pre-Covid significa che l'emergenza sanitaria sta giungendo al suo termine, o almeno in ambito scolastico: "È finita almeno per la maturità. Poi che abbia lasciato degli strascichi è evidente. L'aumento del bullismo, uno smarrimento di molti giovani che si trovano più in crisi nell'affrontare il percorso scolastico. Mi riferisco alla sempre più accentuata assenza di socializzazione".
Rispetto al tema delle occupazioni: "Per me vale il principio che chi rompe, paga. Se ci sono dei danni questi danni vanno perseguiti innanzitutto civilmente. Ci vuole un patto di legalità che renda responsabili le famiglie, o gli studenti se sono maggiorenni, per i danni compiuti".
Riguardo invece ai docenti "pagando di più gli insegnanti più formati e con responsabilità particolarmente delicate come i docenti tutor, noi intendiamo valorizzare il merito di chi si assume particolari responsabilità". Sul tema delle retribuzioni agli insegnanti, Valditara ribadisce la sua volontà di "garantire a chi opera nel mondo della scuola il giusto riconoscimento per il suo lavoro", annunciando che a Natale tutti i docenti avrebbero ricevuto "più di 2mila euro di arretrati nella loro busta paga".
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