21 Ottobre 2022
Chi è Roberto Calderoli, il politico e medico italiano?
Calderoli è stato vicepresidente del Senato della Repubblica e coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord dal 2002 al 2020, oltre che ministro delle riforme istituzionali nel governo Berlusconi II e ministro per la semplificazione normativa nel governo Berlusconi IV.
Alle elezioni politiche del 2001 è eletto al Senato nel collegio uninominale di Albino per la Casa delle Libertà nella circoscrizione Lombardia. Successivamente, ad inizio legislatura, diventa vicepresidente del Senato della Repubblica fino a luglio 2004, quando diventa Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione, in sostituzione di Umberto Bossi, eletto al Parlamento europeo.
Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto nuovamente senatore per la Lega Nord nella circoscrizione Lombardia. Dal 7 maggio 2008 è ministro per la semplificazione normativa nel Governo Berlusconi IV. Il 22 dicembre 2010 la Camera dei deputati affronta una mozione che impegna il governo a revocargli la nomina a ministro, presentata dal capogruppo dell'Italia dei Valori Massimo Donadi, accusato di aver indebitamente abrogato il reato di associazione di carattere militare per scopi politici che vedeva 36 dirigenti della Lega imputati dalla procura di Verona per costituzione di banda armata.
Calderoli è anche uno dei firmatari del disegno di legge elettorale, poi approvato il 21 dicembre 2005, negli ultimi mesi della XIV legislatura, in un clima politico rovente. Tale legge è stata successivamente definita "una porcata" dallo stesso Calderoli, il 15 marzo 2006, durante il programma televisivo Matrix[6]. L'affermazione di Calderoli ha fornito uno spunto polemico al politologoGiovanni Sartori, che definì il meccanismo elettorale con l'appellativo di "Porcellum"[7]. Da quel momento, i media e l'opinione pubblica hanno cominciato a usare tale soprannome per etichettare la legge elettorale Calderoli.
Alle elezioni politiche del 2006 è eletto senatore per la Lega Nord nella circoscrizione Piemonte. Dal 4 maggio 2006 è nuovamente uno dei vicepresidenti del Senato della Repubblica. Durante il periodo del governo Prodi, presenta in Senato mozioni che vengono votate anche da alcuni membri della maggioranza. Gli episodi contribuiscono a rendere il clima più rovente e ad evidenziare la scarsa tenuta della coalizione di maggioranza in Senato.
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