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Roberto Formigoni lascia i domiciliari e sale in cattedra: insegnerà italiano alle suore straniere

L’ex governatore della Lombardia, 75 anni, ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Il fine pena è previsto per marzo 2024

11 Ottobre 2022

Roberto Formigoni lascia i domiciliari e sale in cattedra: insegnerà italiano alle suore straniere

Dai banchi del Senato alla cattedra. Dai domiciliari a un posto da insegnante di italiano per le suore straniere. L’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, 75 anni, ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Grazie alla decisione del tribunale di sorveglianza di Milano, Formigoni esce dalla detenzione domiciliare in cui si trovava da quando era stato condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione nell’ambito della vicenda Maugeri-San Raffaele. A Formigoni è stato concesso di insegnare italiano, come da lui richiesto, alle suore straniere dell’Istituto Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano. All’ex presidente della Regione Lombardia rimane circa un anno di pena residua (il fine pena è previsto per il marzo del 2024) che potrà scontare in affidamento in prova. Nel 2019 l’ex governatore lombardo aveva ottenuto la detenzione domiciliare e ora potrà scontare la parte rimanente della pena in affidamento in prova. Dopo cinque mesi trascorsi in carcere a Bollate, l’ex politico aveva ottenuto dal tribunale di sorveglianza di poter scontare la pena nella propria abitazione. Lo stesso tribunale che ora ha accolto la richiesta di affidarlo in prova al Piccolo Cottolengo don Orione. Lì l’ex uomo di punta di Comunione e liberazione, laureato in filosofia all’Università cattolica, terrà corsi d’italiano per le giovani suore straniere.

Roberto Formigoni lascia i domiciliari e sale in cattedra: insegnerà italiano alle suore straniere

Anche se non ha mai ammesso alcuna responsabilità nel corso di indagini e processo, Formigoni, hanno sottolineato i giudici nel provvedimento, ha accettato la sentenza e non ha mai commesso violazioni nel corso della sua detenzione domiciliare. Così gli è stato concesso l’affidamento in prova, anche per “favorire il suo reinserimento sociale”, con tutta una serie di prescrizioni che sono elencate nel provvedimento. Come il fatto che potrà stare fuori casa dalle 7 del mattino alle 23 senza poter uscire dal territorio della Lombardia, non potrà fare uso di droghe o frequentare pregiudicati, tossicodipendenti e alcol dipendenti.

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