Elezioni 2022, centrodestra lavora sui nuovi ministri: Nordio, La Russa, Bongiorno. No Salvini al Viminale
Meloni non si perde in festeggiamenti e lavora al nuovo governo. Scartata l'ipotesi dell'ex ministro dell'Interno al Viminale
Il centrodestra dopo la vittoria alle ultime elezioni è già al lavoro sulla squadra di ministri che comporrà il nuovo governo. Sono diversi i nomi sul tavolo soprattutto di Giorgia Meloni, nomi che già prima del voto circolavano insistentemente. Da Fdi potrebbero arrivare due personalità importanti come Carlo Nordio e Marcello Pera, rispettivamente Guardasigilli e ministro delle Riforme costituzionali.
Elezioni 2022, centrodestra lavora alla squadra di governo
Quest'ultimo in particolare potrebbe essere protagonista della riforma in chiave semi-presidenzialista della Repubblica. Meloni è già stata chiara con gli alleati: "Risultati chiari, niente giochini". E sembra avere le idee chiare anche sulla ripartizione di diversi ruoli delicati, vedasi ministero dell'Interno e presidenza del Senato. No a Salvini e Berlusconi, probabilmente i più adatti a ricoprire quel ruolo all'interno della coalizione. Calderoli potrebbe andare a Palazzo Madama.
Sembrano esserci dicasteri sicuri anche per Adolfo Urso (esteri? Dopo la sua visita istituzionale negli Usa non è da scartare come ipotesi) e Fabio Rampelli. Per quest'ultimo si fa largo un approdo alle Infrastrutture, o Beni Culturali/Ambiente. L'instancabile La Russa potrebbe far ritorno alla Difesa, oppure ricoprire una carica prestigiosa come quella di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. In quota Forza Italia ci sono Licia Ronzulli (alla Sanità) e Anna Maria Bernini, così come Alessandro Cattaneo. Quest'ultimo potrebbe ricoprire la carica di viceministro allo Sviluppo Economico, che secondo gli ultimi rumours dovrebbe restare a Giorgetti.
Molto delicati i ruoli di ministro dell'Interno e soprattutto al Mef. Per il primo Meloni pensa a Piantedosi o Pecoraro. L'obiettivo infatti è quello di evitare di dare ministeri chiave al suo alleato Salvini che potrebbe recuperare consensi nel corso dei prossimi mesi. L'ultimo invece, come raccontato in passato dal Giornale d'Italia potrebbe suddividersi in due dicasteri (Economia e Finanze). La Lega pensa ad Erika Stefani al ministero della Disabilità e a Giulia Bongiorno alla Giustizia, apprezzata anche da Berlusconi, anche se dovrà correre contro Nordio.