Voto all’estero, a Barcellona le elezioni politiche diventano un referendum abrogativo: “Errore tipografico”

Errore della tipografia sul certificato elettorale degli italiani residenti in Catalogna. Il ministero degli Esteri: “Il voto è comunque valido”. Irregolarità in Argentina e Svizzera

Proseguono anche a Barcellona le pratiche per il voto all’estero del referendum abrogativo del 25 settembre. Sbagliato? Sì. Ma è questa la dicitura che hanno trovato gli italiani residenti in Catalogna sul certificato elettorale. Un errore della tipografia, ha chiarito il direttore generale per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie del Ministero degli Esteri, Luigi Maria Vignali, che ha specificato come il voto sia comunque “valido”.

Voto all’estero, a Barcellona le elezioni politiche diventano un referendum abrogativo: “Errore tipografico”

“Barcellona è un caso in cui si è prodotto un disguido che ha riguardato una piccola parte di elettori”, ha detto Vignali durante una conferenza stampa alla Farnesina. “Non tutte le buste degli elettori a Barcellona hanno riscontrato questo problema. È successo che nel certificato elettorale la tipografia, che si è assunta piena responsabilità dell’errore, ha scritto referendum abrogativo invece di elezioni politiche, ma il codice elettore resta lo stesso e il voto, quindi, è valido”. 

Voto all’estero, a Barcellona le elezioni politiche diventano un referendum abrogativo: “Errore tipografico”

“Quest’anno”, ha aggiunto il responsabile degli italiani all’estero del ministero guidato da Luigi Di Maio, “ci siamo focalizzati sulla sicurezza del voto per corrispondenza, abbiamo insistito sulla personalità e segretezza del voto perché altrove questo concetto potrebbe essere sfumato. In Italia è vietato cedere la busta e si va incontro a importanti segnalazioni. Per tre episodi in particolare, due in Argentina e uno in Svizzera, abbiamo rilevato irregolarità in giro per il mondo e già inviato denunce alla Procura della Repubblica”. Le buste con i voti degli elettori arriveranno a Fiumicino venerdì 23 e sabato 24 settembre. “Abbiamo anche un cosiddetto piano B: se un volo viene cancellato”, ha precisato Vignali, “la domenica arrivano i voli entro la sera, quando inizia lo scrutinio. Gli uffici sono aperti anche nel fine settimana, ambasciate e consolati, per ricevere richieste di assistenza. Da due giorni, inoltre, è possibile richiedere duplicati a chi non ha ricevuto la busta. Oltre a qualche segnalazione negativa, abbiamo tante di cittadini soddisfatti grazie alle tante precauzioni prese per rendere il voto il più sicuro possibile”.