Elezioni, Meloni a confronto con un militante Lgbt a Cagliari: “Idee diverse ma rispetto reciproco”


La leader di Fd’I ha avuto una pacata discussione con un esponente Lgbt durante un comizio in Sardegna, dove le transfemministe avevano strappato un suo manifesto

Civile confronto tra Giorgia Meloni e un esponente del mondo Lgbt. Durante un comizio che si è tenuto a Cagliari questa sera, venerdì 2 settembre, un militante è salito sul palco con una bandiera arcobaleno per rivendicare i propri diritti. La leader di Fratelli d’Italia ha accettato volentieri di confrontarsi con lui. 

Elezioni, Meloni a confronto con un militante Lgbt: “Idee diverse ma rispetto reciproco”

“Non devi scappare all’estero, tu vuoi delle cose, io voglio il diritto di pensarla in maniera diversa, è la democrazia”, ha spiegato Meloni. “Si può non essere d’accordo, io e te non lo siamo, ma ci rispettiamo pur non essendo d’accordo. Hai le unioni civili, puoi fare quello che vuoi”. La discussione, sempre con toni pacati, è durata circa un minuto. Poi la leader di Fd’I, sempre più in testa nei sondaggi in vista delle elezioni del 25 settembre, si è rivolta al pubblico cagliaritano. “Gli facciamo un applauso”, ha detto in riferimento al rappresentante del movimento Lgbt. “Rispetto il coraggio delle persone di difendere quello in cui credono, lo voglio ringraziare per essere salito sul palco e rivendicare quello che ritiene giusto”.

Elezioni, Meloni a confronto con un militante Lgbt: quel manifesto stappato in segno si sfregio

Proprio in Sardegna, pochi giorni fa, un gruppo di transfemministe aveva saltato e ballato su un manifesto elettorale di Meloni affisso a Olbia cantando “chi non salta un fascista è”. Durante una manifestazione della comunità Lgntqiak+, le attiviste avevano lacerato e imbrattato un poster elettorale del leader di Fratelli d’Italia per poi calpestarlo in segno di sfregio. Ne era nata una polemica, con la coordinatrice sarda di FdI, Antonella Zedda, e il presidente del partito a Olbia, Marco Piro, che avevano espresso fermamente la propria condanna, precisando, inoltre, che il poster era stato “affisso in uno spazio assegnato da un privato, previo pagamento, a un altro privato”. A Cagliari, invece, il faccia a faccia è stato sereno, con Meloni e il militante della comunità arcobaleno che hanno scambiato - e ribadito - democraticamente le proprie opinioni, dimostrando che il dialogo va oltre i manifesti incivilmente strappati.