Elezioni 2022, Forza Italia e i malumori in Basilicata e Calabria per i casi Casellati - Bernini
Come raccontato da Il Giornale d'Italia in esclusiva le ultime volontà di Nicolò Ghedini furono quelle di affidare il suo "seggio sicuro" di Padova alla Casellati, ma dopo lo scambio con la Bernini sono nati malumori all'interno del centrodestra
ROMA - Le liste di Forza italia vengono limate dopo una chiusura silenziosa in una delle riunioni di partito più complesse di tutta la campagna pre-elettorale del centrodestra. Malumori per il caso della padovana Elisabetta Alberti Casellati, già Presidente del Senato, 'catapultata' in Basilicata dopo il 'trasloco' della bolognese Annamaria Bernini, capogruppo a palazzo Madama, nel maggioritario del Veneto, contrariamente alla volontà di Nicolò Ghedini, come evidenziato nell'esclusiva de Il Giornale d'Italia. Le preoccupazioni investono il centrodestra anche per le insidie del Rosatellum, del taglio del numero dei parlamentari e del calo di consensi di Fi rispetto al passato e non in ultima analisi, anche il fatto che col proporzionale il partito di Forza Italia farà un vero e proprio bagno di sangue.
Elezioni 2022, Forza Italia: la volontà di Ghedini non è stata rispettata
Quindi se come scrisse Il Giornale d'Italia, furono intercettate le ultime parole di Nicolò Ghedini che volle il "seggio sicuro" di Padova per la Casellati, c'è da comprendere che il trasferimento della stessa Presidente del Senato uscente, sia stata una scelta tattica, un "teniamo solo i nostri". ma la Casellati è una forzista della prima ora: fu lei infatti ad attuare un flash mob di protesta, una marcia dinanzi al tribunale di Milano, insieme a Paolo Romani, che avrebbe dovuto avere la presidenza del Senato secondo le prime candidature dell'allora PDL, la Casellati protestò dopo la decisione dei giudici del processo Ruby, di sottoporre Berlusconi ad una nuova visita fiscale: correva l'anno 2013, al dì 11 marzo.
Ma col proporzionale rischia tutta la vecchia guardia. Uno "scambio", quello Bernini-Casellati che ha scontentato tutti nei territori delle due Regioni di riferimento. Nel mirino c'è lo stato maggiore forzista, ma c'è chi se la prende anche con Silvio Berlusconi, cui spetta l'ultima parola e che avrebbe dato il via libera. La scelta di mandare Bernini fuori dal suo territorio e di spostare Casellati in terra lucana avrebbe dato inizio a un effetto domino che sta alimentando tensioni nelle ore decisive per la presentazione dei nomi. Cosa accadrà nelle prossime ore?