Elezioni politiche 2022, Berlusconi chiama Renzi per farlo aderire al centrodestra - ESCLUSIVA

Silvio Berlusconi torna a parlare con Renzi e gli chiede di aderire al centrodestra. Riflessioni in corso con l'ex premier fiorentino che è fuori da tutte le coalizioni

Nel bailamme degli accordi Matteo Renzi è rimasto col cerino in mano. Mentre da una parte si forma il CaLetta che aspetta ancora di capire come finirà la discussione con Si-Verdi, dall'altra c'è il M5s sempre osteggiato, Matteo Renzi è da solo senza coalizione. Così come scoperto dal Giornale d'Italia oggi giovedì 4 agosto alle ore 15.00 Silvio Berlusconi ha chiamato proprio Renzi, il figliol prodigo per farlo aderire alla coalizione di Centrodestra insieme a Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega.

Elezioni politiche 2022, Berlusconi chiama Renzi per aderire al centrodestra

I due leader degli opposti schieramenti hanno naturalmente parlato dell'accordo e del piano di governo. Adesso si cercherà di capire se c'è margine approfondendo il discorso sull'assegnazione dei collegi che spetterebbero all'attuale leader di Italia Viva, che potrebbe portare in dote alla coalizione un 3%. Nelle scorse settimane nell'incontro decisivo tra i tre leader si è toccato anche questo punto. Che ha reso insoddisfatti i centristi capeggiati da Cesa, e che presto potrebbe vedere un nuovo membro di rilievo.

Per Matteo Renzi sarebbe una boccata d'ossigeno dato che il polo centrista che arriva al 10% da lui aspirato non c'è. Carlo Calenda ha deciso di allearsi con Letta formando i Caletta. Il M5s si sa, è da sempre contrastato da Renzi che lo ha combattuto in ogni sede, nonostante l'alleanza nel governo Draghi. Resta così la coalizione di centrodestra ad accoglierlo, con un unico grande neo che è probabilmente Meloni. Anche se c'è da dire che l'ex sindaco di Firenze, ha "difeso" negli ultimi giorni la leader di Fdi contro chi le dava della "fascista" dichiarando: "Chi la indica come tale fa il gioco della destra". 

Matteo Renzi rinuncia alla candidatura nelle 5 città?

Firenze, Milano, Roma, Torino e Napoli sono o erano le 5 città su cui Matteo Renzi ha scommesso, con l'idea di candidarsi in tutte e 5 e riuscire a raggranellare un milione di voti che vorrebbe dire soglia del 3% e quanto basta per entrare in Parlamento col Rosatellum. Ma l'offerta datagli dal Cavaliere è allettante. Perché rischiare quando con l'ex (?) amico fidato potrebbe più facilmente raggiungere il Parlamento e magari strappare qualche ministero importante? Riflessioni in corso.