Crisi di Governo, Salvini: "Russia non c'entra. Noi con la Nato ma anche per buoni rapporti con Putin"

Il leader della Lega è intervenuto anche in merito all'accordo nel centrodestra: "Passata la linea del buonsenso. Meloni premier? Decidono gli italiani"

In queste ultime ore si parla di fantomatiche "mani della Russia" dietro la crisi di Governo italiana. Una ipotesi che il leader della Lega Matteo Salvini ha respinto con forza. "Fesserie, sono fesserie", risponde il leader del Carroccio. "Io ho lavorato e lavoro per la pace, contro una guerra che sta provocando morti e problemi economici per tutti". Salvini ha parlato ai microfoni di Radio24. Qui ha risposto a una domanda riguardo un retroscena uscito giovedì 28 luglio 2022 su 'La Stampa', circa presunti contatti tra il suo consulente Antonio Capuano e funzionari dell'ambasciata russa a fine maggio per avere informazioni riguardo al sostegno al governo Draghi.

Crisi di Governo, Salvini: "Russia non c'entra"

"La politica internazionale prescinde dai governi", ha continuato l'ex ministro dell'Interno del primo Governo targato Giuseppe Conte. Noi siamo europeisti e atlantisti ma questo "non significa non voler buoni rapporti con Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà". 

Capitolo vertice del Centrodestra. La coalizione formata da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi ha raggiunto un accordo sulla premiership e collegi. "Passata la linea del buonsenso, in tre ore abbiamo raggiunto un accordo su tutto", ha fatto sapere Salvini. La linea Meloni? "Non è linea Meloni, né linea Salvini, né Berlusconi: chi prende un voto in più avrà onore e onori, si chiama democrazia. Mentre nel centrosinistra - attacca - non si è capito ancora nulla, noi siamo già al programma".

"Contrario a Meloni premier? E perché dovrei? E' giusto lasciare la scelta italiani e non alle logiche di partiti, ma non c'è nessuna vittoria scontata". Il capo del Carroccio, comunque, non esclude a priori un premier esterno ai tre leader di centrodestra in caso di vittoria. "E' il Presidente della Repubblica che affida il mandato, lo dice la Costituzione, ma quello che decideranno gli italiani - ribadisce - è sacro". E infine: "Io sono un alleato affidabile per gli italiani, per la Meloni, per Berlusconi. La Lega - ricorda Salvini - guida tre quarti delle regioni italiane, più affidabili di così...".