Carfagna lascia Forza Italia e apre a Calenda: "Esperienza di governo merita un secondo tempo"
La ministra annuncia la rottura col partito in un'intervista. E su Meloni dichiara: "Si è guadagnata la leadership"
Anche Mara Carfagna si appresta a lasciare Forza Italia anche se dice ufficialmente "tirerò le somme a breve". Dopo gli adii di Brunetta, Gelmini e quello di Giusy Versace ieri martedì 26 luglio, anche la ministra in carica lascerà il partito di cui è un volto storico. E in un'intervista rilasciata a Repubblica ammette: "la riflessione che sto facendo parte da due dati di fatto: gli applausi di Putin alla crisi e le centinaia di messaggi di sindaci e imprenditori che da giorni mi dicono “ma siete impazziti?"".
Carfagna lascia Forza Italia: "Il partito non è più affidabile"
Carfagna continua: "Ora mi chiedo: ha un senso proseguire una battaglia interna? O bisogna prendere atto di una scelta di irresponsabilità e instabilità, fatta isolando chi era contrario, e decidere cosa fare di conseguenza?". Licia Ronzulli per dir la verità aveva smentito un'altra possibile fuoriuscita dal partito in un'intervista, ma le cose non sembrano essere così. Da cosa passa l'addio di Carfagna? Per le "cose pratiche, concrete, che bisognava mettere in sicurezza prima del voto del marzo prossimo e rivendicare come successi un minuto dopo".
Era questo l’esame di maturità che FI avrebbe dovuto chiedere a Lega e FdI: dimostriamo agli italiani, all’Europa e all’Occidente che siamo un fronte responsabile, serio, capace di rispettare i patti fino in fondo. Si è fatto il contrario. Ciò che conta ora è ripristinare l’affidabilità italiana, messa gravemente a repentaglio dalla crisi e da chi l’ha provocata". E ancora: "La mancata fiducia a Draghi indica la rinuncia a ogni autonomia della componente liberale dalla destra sovranista. Fino al 19 luglio FI non avrebbe avuto alcun dubbio sulla linea in caso di problemi del governo: favorire la conclusione ordinata della legislatura, mettere in sicurezza famiglie e imprese, sostenere il premier più rispettato d’Europa per poi poterne rivendicare i successi in campagna elettorale. Dal 20 luglio il Rubicone è stato varcato. È stata fatta una scelta di totale discontinuità con la nostra storia e con le nostre relazioni europee e occidentali".
Carfagna: "Meloni si è guadagnata la leadership"
Poi un passaggio su Giorgia Meloni che secondo la ministra "ha tutto il diritto di proporre la sua premiership: se l’è guadagnata, guida un partito che ha ampiamente sorpassato la Lega e ha il triplo di voti di FI. A Draghi si è sempre opposta, per molti versi è la più coerente. Ma la sua idea dell’Italia non è la mia. Io penso che l’Italia non debba somigliare all’Ungheria di Orbán, ma alla Germania di Merkel".