Crisi di governo, mille sindaci firmano per Draghi. Meloni: "Istituzioni usate senza pudore"

Salgono a mille i sindaci che sottoscrivono l'appello per chiedere a Draghi di rimanere alla guida del governo e superare così la crisi. Giorgia Meloni non ci sta: "Mi chiedo se tutti i cittadini di Gualtieri, Sala, Nardella condividano l'appello"

Sale a mille il numero di sindaci firmatari dell'appello per far rimanere Mario Draghi alla guida dell governo, disinnescando così la crisi lanciata dal M5S di Giuseppe Conte. Giorgia Meloni, da sempre fuori dal governo e a favore di un ritorno alle urne, non ci sta e denuncia un "uso delle istituzioni senza pudore". Al momento l'appello, che rappresenta una sorta di richiamo all'ordine da parte dei sostenitori di Mario Draghi, ha trovato l'appoggio bipartisan solamente degli amministratori locali. Tuttavia né Forza Italia né la Lega hanno ancora sottoscritto. In attesa di vagliare l'utilità e la fattibilità di un ritorno al voto.

Crisi di governo, l'appello dei sindaci

Inizialmente 400, sono diventati in poche ore oltre 1000 i sindaci a sostegno dell'esecutivo. L'appello, lanciato dal sindaco di Firenze Dario Nardella (PD, ma molto vicino a Italia Viva e a Matteo Renzi), ha ottenuto l'appoggio dei primi cittadini delle grandi città come Milano, Roma, Torino, Venezia, Genova, Bari e Bergamo. "Siamo già più di 400 sindaci ad aver firmato l'appello a Draghi ad andare avanti per superare questa crisi politica inspiegabile - si legge - che rischia di bloccare le nostre città in un momento cruciale in cui dobbiamo tutti ripartire: le forze politiche si assumano la loro responsabilità".

Meloni contro i sindaci

A stretto giro arriva la risposta di Giorgia Meloni che critica quello che lei definisce un "uso delle istituzioni senza pudore". Da sempre Fratelli d'Italia spinge per la caduta dell'esecutivo guidato dall'ex numero uno della BCE. "Mi chiedo se tutti i cittadini rappresentati da Gualtieri, Sala, Nardella o da altri sindaci e presidenti di Regione che si sono espressi in questo senso, condividano l'appello perché un governo e un Parlamento distanti ormai anni luce dall'Italia reale - sottolinea Meloni - vadano avanti imperterriti, condannando questa Nazione all'immobilismo solo per garantire lo stipendio dei parlamentari e la sinistra al governo".
Aggiunge poi: "E - indipendentemente da chi li ha votati - mi chiedo se sia corretto che questi sindaci e governatori che rappresentano tutti i cittadini che amministrano, anche quelli che la pensano diversamente, usino le Istituzioni così, senza pudore, come se fossero sezioni di partito. La mancanza di regole e di buonsenso nella classe dirigente in Italia comincia a fare paura". Una presa di posizione durissima. Resta da capire se gli alleati della coalizione - Berlusconi e Salvini - seguiranno la linea della leader di Fdi.