25 Giugno 2022
Martinciglio
Toccata e fuga. È quanto successo con Emiliano Fenu e Vita Martinciglio, prima convinti da Di Maio e in seguito abbandonato. Lo sconquasso provocato dall'uscita dell'attuale ministro degli Esteri sta provocando una serie di addii nei 5 stelle ma c'è anche chi si è già pentito ed è tornato alla casa madre. Ed è l'esempio dei due parlamentari che si erano uniti a "Insieme per il futuro", il nuovo partito di Di Maio per poi fare retromarcia.
E rientrare nel M5s, con Giuseppe Conte che li ha accolti a braccia aperte. "Si prendono delle decisioni, poi può capitare che, di notte, arrivino dei ripensamenti: si riflette e poi ci si accorge di aver fatto la scelta sbagliata, per poi tornare sui propri passi e abbracciare le battaglie di sempre..." Così Emiliano Fenu, senatore sardo del Movimento, rientrava a Campo Marzio, quartier generale M5S, per incontrare Giuseppe Conte e confessare il suo pentimento.
Un discorso definito "motivazionale" dai vertici del Movimento, ma che è stato il prologo al ripensamento anche di Vita Martinciglio, deputata siciliana che ha dichiarato: "Ho visto Giuseppe e ho avuto anche altre interlocuzioni - ha raccontato all'agenzia Adnkronos - Luigi Di Maio ha grandi capacità, ma io ho deciso di tornare nell'unico posto dove, nonostante tutto, mi sento ancora a casa. Alla fine il cuore ha avuto la meglio".
Un altro cambio di campo è quello di Antonio De Santis, capogruppo della lista Virginia Raggi in Campidoglio. Lui sì, passa nel partito di Luigi Di Maio dopo aver fatto il portabandiera del cartello civico dell'ex sindaca di Roma. Ed è stato lo stesso De Santis, con un'intervista al Foglio, ad annunciare il passaggio con il capo della Farnesina. De Santis racconta: "Virginia è la prima persona che ho sentito e mi ha detto di fare ciò che ritenevo giusto".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia