16 Giugno 2022
Federico Sboarina vuole continuare a correre con le attuali liste che lo supportano e dice no all'apparentamento con Flavio Tosi per vincere le comunali a Verona. Lo ha annunciato lo stesso candidato di Fdi che ha preso il 33% alle ultime elezioni contro il 40% del candidato di centrosinistra Damiano Tommasi. Si va avanti con la coalizione con dentro anche la Lega e lista Brugnaro. "Il cuore del centrodestra batte unito - ha detto Sboarina - Sì al contratto con i veronesi. No agli accordi di Palazzo".
Una scelta rischiosa ma senza dubbio coraggiosa e che può rappresentare un crocevia per il ballottaggio del 26 giugno. "Ringraziamo Tosi e Forza Italia per l'apertura ufficiale all'apparentamento, così come il presidente Silvio Berlusconi, ma la nostra è una scelta di coerenza, senz'altro coraggiosa, però rispettosa dell'elettorato, e per noi quest'aspetto viene prima di ogni altra cosa". "Siamo contenti dell'appoggio di Forza Italia, che riunisce il centrodestra in unica casa - ha aggiunto il sindaco uscente - Noi il contratto abbiamo deciso di firmarlo direttamente coi veronesi, e non all'interno dei palazzi per mezzo di un apparentamento tecnico che non sarebbe stato apprezzato dai cittadini e avrebbe regalato alla sinistra, per una stranezza della legge, un maggior numero di consiglieri comunali".
Per Sboarina è importante "un grande incontro pubblico di tutta la famiglia di centrodestra in grado di garantire sin d'ora un percorso amministrativo comune e trasparente nell'interesse della città, perché i veronesi di centrodestra condividono per natura la stessa visione del lavoro, della famiglia, della sicurezza, del sociale, dello sviluppo della città, della difesa delle nostre tradizioni. Per queste ragioni riteniamo che anziché un apparentamento tecnico al ribasso sia più importante impegnarci per un grande accordo programmatico che definisca insieme la miglior squadra possibile al servizio di Verona".
Non si è fatta attendere la replica di Forza Italia che ha dichiarato: "Una decisione incomprensibile, segno di una vocazione alla sconfitta che rischia di consegnare alla sinistra anche una città importante come Verona. La scelta di rompere il centrodestra non va nell'interesse dei cittadini che ancora domenica hanno premiato la coalizione, non ha mai dato e non darà nemmeno stavolta buoni frutti. Stupisce che si escluda dalla possibilità di un apparentamento il partito fondatore del centrodestra e che chi parla di unità pratichi la divisione. Confidiamo nella capacità di Giorgia Meloni di riportare alla ragione il candidato del suo partito", concludono le fonti del partito.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia