Referendum 12 giugno 2022 spiegazione semplice
Domenica 12 giugno si voterà - oltre che per amministrative - anche per il Referendum: ecco una spiegazione semplice su cosa si tratta
Per chi non ci ha capito nulla sul Referendum che andrà in scena il 12 giugno 2022, ecco di seguito una spiegazione semplice. In occasione delle elezioni comunali che andranno in scena in molte città, si voterà anche 5 referendum abrogativi sulla giustizia. Ogni quesito referendario riguarda un aspetto specifico del sistema della giustizia italiano. Tuttavia il testo è di difficile comprensione per più che in Italia non parlano il burocratese e il politichese. Di seguito, in sintesi, i temi che vengono toccati dai cinque referendum, e le schede elettorali corrispondenti.
Referendum 12 giugno 2022 spiegazione semplice
Ogni elettore avrà 5 schede dove potrà esprime la sua preferenza su 5 temi della giustizia italiana.
- Abolizione della Legge Severino (scheda rossa)
- Limitazioni alle misure cautelari (scheda arancione)
- Separazione delle carriere tra giudici e pm (scheda gialla)
- Valutazione dei magistrati (scheda grigia)
- Elezione dei membri togati del Csm (scheda verde)
A differenza dei referendum confermativi, la cui validità avviene a prescindere dal numero di voti, nel caso dei referendum abrogativi è necessario raggiungere un quorum. Se questo non viene raggiunto, la votazione non sarà valida ed effettiva. Nel caso del referendum abrogativo sulla giustizia, sarà necessario che il 50%+1 degli aventi diritto si rechino alle urne e votino per i cinque quesiti.
Referendum 12 giugno 2022: cosa votare
Per il sì a tutti e 5 i referendum sulla giustizia Sì sono espressi Italia Viva, Forza Italia e la Lega di Matteo Salvini, che poi sarebbe la promotrice del referendum. Viceversa ha espresso il suo dissenso il Movimento 5 Stelle, che dunque ha detto ai suoi lettori di votare No. Poi ci sono una serie di partiti che non si sono espressi, lasciando liberi, per così dire, i loro elettori di fare come meglio credono. Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni ha espresso perplessità su alcuni quesiti, come quelli su legge Severino e limitazione della custodia cautelare. Tuttavia il partito è favorevole alla separazione delle carriere.
Arriviamo infine al Partito democratico. Il segretario Enrico Letta ha dichiarato di essere contrario a tutti e cinque i quesiti. Tuttavia diversi membri di spicco del suo partito hanno manifestato idee molto differenti. In pratica, il Pd ha lasciato ai propri elettori "libertà" di voto.
I risultati del referendum abrogativo sulla giustizia arriveranno nella tarda serata del 12 giugno, o nella notte tra il 12 e il 13 giugno. Lo spoglio sarà poi completato nella prima mattinata del lunedì successivo.