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Librandi (Italia Viva): "Amministrative banco di prova in vista delle elezioni politiche del 2023"

Intervista a Gianfranco Librandi, parlamentare di Italia Viva

01 Giugno 2022

gianfranco librandi

La guerra in Ucraina è sempre più una guerra economica. Ma le sanzioni stanno funzionando?


“La guerra in Ucraina rappresenta uno sfogo del nazionalismo russo che, in particolare dal 2014, è stato alimentato dalla narrazione anti Occidentale di Putin e del suo regime. Vale sempre la pena ricordare che siamo di fronte a una guerra totalmente assurda, che finirà solo per impoverire il futuro dell’Europa dell’Est e dei Paesi più poveri come quelli africani, gravemente dipendenti dall’import di grano dai porti ucraini. È una guerra di cui nessuno ha alcuna convenienza, anche la Russia stessa che a breve inizierà a soffrire il peso delle sanzioni. La governatrice Nabiullina si è più volte detta preoccupata e quando la Russia non sarà più in grado di pagare le cedole dei propri titoli di Stato sarà chiaro a tutti che il default è dietro l’angolo. A quel punto, Putin dovrà scendere a patti. Potrebbe accadere il mese prossimo o fra due o tre mesi, ma accadrà. È solo una questione di tempo”.

Alla luce del conflitto Russia Ucraina come vede la situazione politica italiana e internazionale?


“Ho sempre sostenuto la necessità di una trattativa diplomatica serrata e senza sosta per raggiungere un cessate il fuoco, propedeutico alla realizzazione di condizioni di pace e stabilità durature. Ad oggi, la situazione politica italiana e internazionale è sostanzialmente in stallo, perché nessuna delle parti sembra disposta a cedere qualcosa, condizione obbligata per una trattativa come ricordato qualche giorno fa anche da Henry Kissinger. Tuttavia, come dicevo la strada delle sanzioni economiche mirate resta un percorso valido. L’isolamento internazionale e la mancanza di fiducia verso Mosca quale interlocutore sarà il retaggio che ridisegnerà i rapporti dopo la guerra e che già ha impresso un’accelerata straordinaria alla transizione energetica perché l’Europa vuole rendersi indipendente dal gas russo una volta per sempre”.

Cosa ne pensa del tentativo di "pace" Matteo Salvini?


“Salvini intende aumentare i consensi personali e del suo partito, ma credo che neanche Putin lo ritenga affidabile. I suoi tentativi si rivelano goffi, totalmente scoordinati e sconnessi del quadro delle decisioni del governo e dell’Europa. Ricordiamo l’epilogo della sua ultima visita in Polonia per esempio… Mi auguro che i tanti elettori moderati della Lega si siano stufati e che siano disponibili a dare fiducia a politici responsabili e proposte credibili. Tutto ciò che non può rappresentare Salvini.”.

Ci saranno novità in vista delle prossime amministrative per quanto la riguarda?


“Le amministrative saranno un banco di prova e studio importante in vista delle elezioni politiche del 2023. Per evitare la vittoria di nazionalisti e populisti, che è il vero obiettivo delle forze razionali e riformatrici del Paese, abbiamo già iniziato a lavorare. Per battere sovranisti e populisti un laboratorio c’è”.

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