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Draghi-Biden, per un italiano su quattro il premier è "succube degli Usa"

Secondo un sondaggio effettuato da Euromedia Research per La Stampa il presidente del Consiglio renderebbe l'Italia sottomessa agli Stati Uniti

12 Maggio 2022

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fonte: imagoeconomica.it

Il tandem Draghi-Biden non sfonda nell'opinione pubblica italiana: per un italiano su quattro il premier è succube degli Usa. Si avvertiva il sospetto da qualche settimana, ora per la prima volta un sondaggio dà sostanza alle sensazioni: un italiano su quattro ritiene che la politica portata avanti dal nostro presidente del Consiglio sia inadeguata alle esigenze europee ma soprattutto italiane, essendo troppo "sottomesso a Biden e agli Usa". Il sondaggio è stato realizzato da Euromedia Research, istituto di ricerca guidato da Alessandra Ghisleri che ne ha poi illustrato i risultati su La Stampa. Apparentemente il 25% potrebbe risultare nient'altro che una corposa minoranza. In realtà, se si tiene conto che l'Italia è un Paese membro della Nato e saldamente nell'orbita euro-atlantica, ancor più con questo con governo, è un risultato molto rilevante. 

Draghi-Biden, per un italiano su quattro il premier è succube degli Usa

In più, se a questo orientamento si somma la percentuale di altri insoddisfatti, di chi non risponde o di chi non fornisce una risposta presente nella rosa del sondaggio, i sostenitori della strategia seguita dal premier diventano una minoranza. C'è chi ritiene che l'Italia sia del tutto ininfluente negli sviluppi della crisi Ucraina: chi ritiene che la posizione italiana sia "di seconda o terza fila in Europa" è il 16,4% degli italiani. Altri ancora bollano l'atteggiamento di Draghi come "di eccessiva e interessata neutralità": chi la pensa così arriva al 7,8%. 

Sommando invece la quota di chi fornisce altre risposte e di chi non sa o preferisce non rispondere, si arriva al 12,8%. In totale il 61,5% degli italiani non manifestano aperta adesione nei confronti dell'operato dell'ex governatore della Banca centrale europea. Un dato che stupisce ancora di più se si pensa che in linea generale il consenso verso il premier è aumentato fino a toccare il 49,2% a fine aprile, rispetto al 47,4 di due settimane prima. 

L'apprezzamento per il premier nelle diverse forze politiche

I consensi verso il premier, limitatamente al dossier Ucraina, variano di molto a seconda delle fasce dell'elettorato. I più "draghiani" sono gli elettori del Partito democratico (29,9%) e di Forza Italia (38,8%): un dato ovvio per i primi, meno per i secondi, visto che per fino a due mesi fa Silvio Berlusconi non faceva mistero di essere amico personale di Vladimir Putin e dopo l'invasione ha taciuto sull'argomento per diverse settimane.

I critici della postura italiana, che sarebbe troppo subordinata verso l'altra sponda dell'Atlantico, sono più consistenti nel Movimento 5 Stelle (28,2%) rispetto alla Lega (23%), mentre sono largamente maggioritari (41%) nell'unica forza all'opposizione, Fratelli d'Italia, guidata da Giorgia Meloni

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