Def, oggi il Cdm: Draghi vuole approvarlo ma i partiti chiedono scostamento bilancio

Giuseppe Conte: "M5s lavora a un nuovo scostamento". Pd: "Non considerare tabù" l’ulteriore disavanzo. Lega: "Vediamo cosa succederà oggi pomeriggio"

Il premier Mario Draghi vorrebbe approvare proprio oggi, mercoledì 6 aprile 2022, il Documento di economia e finanza - chiamato comunemente Def - nel Cdm previsto per il tardo pomeriggio. Prima del vertice ci sarà però, con ogni probabilità, una cabina di regia con i partiti della maggioranza per risolvere i contrasti sul testo. Il confronto tra il Presidente del Consiglio e i partiti si preannuncia tutt'altro che facile, soprattutto alla luce della richiesta di questi ultimi di un nuovo scostamento di bilancio. Il leader del M5s Giuseppe Conte annuncia di "lavorarci" sopra, il Pd chiede di "non considerare un tabù" l’ulteriore disavanzo e la Lega commenta: "Vediamo cosa succederà oggi".

Def 2022 verso l'approvazione: M5s, Lega e Pd chiedono extradeficit

Tra i partiti di maggioranza e il premier Mario Draghi la tensione sul Def 2022 è decisamente alta. Mentre i 5 Stelle spingono per un nuovo scostamento di bilancio a cui, stando alla parole di Giuseppe Conte "adesso aprono anche altre forze politiche", la linea di Palazzo Chigi rimane sempre la stessa. A confermarlo è direttamente il ministro dell’Economia Daniele Franco che, di ritorno dall’Ecofin, dice di non voler toccare l'obiettivo del deficit al 5,6% indicato nella Nadef, ovvero la Nota di aggiornamento del Def che rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica.

Non è però solo il Movimento a muovere lamentele nei confronti di questo Def 2022. Anche Lega e Pd chiedono di fare extradeficit per ridurre in modo decisivo l’impatto della guerra in Ucraina su famiglie e imprese italiane. Tuttavia, dall'altra parte Palazzo Chigi e il Mef sono pronti a rifiutare le richieste dei partiti. Tanto Mario Draghi quanto Daniele Franco non vorrebbero infatti ricorrere subito all’extradeficit. Preferirebbero tenerlo come una possibile opzione da usare (forse) più avanti.

Secondo quanto anticipa il Sole 24 ore, il Def dovrebbe vedere il Pil scendere al 2,9%, facendo leva anche sul buon andamento delle entrate (che nei primi due mesi hanno registrato un boom a +16,8%). La sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra spiega che il debito dovrebbe essere confermato "in calo grazie all’inflazione che fa crescere il Pil nominale". Poi aggiunge: "Pensiamo di avere uno spazio per un intervento espansivo".