01 Aprile 2022
Una cinquantina di persone si sono radunate a Roma, presso il deposito di Piazza Bainsizza, in occasione del sit-in organizzato da Azione Lista Calenda. L’iniziativa, alla quale hanno aderito anche i Comitati del quartiere, è nata per raccogliere le firme e protestare contro la decisione del Comune di ricomprare l’ex deposito Atac con un esborso pari a quasi 4 milioni in più rispetto a quanto avrebbe potuto spendere se avesse esercitato la prelazione.
“Siamo qui insieme ai cittadini e agli attivisti di Azione di Roma per denunciare un fatto incredibile. - ha dichiarato Giuseppe Lobefaro, capogruppo della Lista Civica Calenda in I Municipio - Parliamo di una struttura di proprietà dell’Atac che è stata messa all’asta e vinta da un privato. Il Comune non ha esercitato la prelazione e si è andati ad un rilancio d’asta che ha provocato un aumento considerevole del prezzo iniziale.
Chiediamo che non venga sperperato altro denaro pubblico. L’immobile va assegnato alla società che ha vinto la gara e che vuole valorizzarlo. Si tratta di uno spazio vincolato che, peraltro, non è a rischio edificazione. L’intenzione del Comune di trasformarlo in un deposito di pulmini elettrici va contro le esigenze dei cittadini che hanno interesse ad una riqualificazione della struttura”.
La scelta di riacquistare il deposito finirebbe per gravare sulle casse comunali sino a configurare un possibile danno erariale, causando, inoltre, l’apertura di un lungo contenzioso che lascerebbe per anni l’immobile nel degrado. I cittadini, pertanto, chiedono alla Giunta Gualtieri di essere ascoltati e di considerare le ragioni di chi abita nel quartiere.
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