22 Marzo 2022
La Camera dei Deputati durante l'intervento di Zelensky (fonte: Lapresse)
Sono circa 300 i parlamentari, fra deputati e senatori, assenti oggi durante il discorso del presidente dell'Ucraina Zelensky alla Camera. Non è chiaro il numero effettivo, dato che durante questa seduta comune non era prevista una registrazione delle presenze. Ma, come in molti hanno avuto modo di notare, alla Camera c'erano numerosi "buchi" che hanno creato non poco imbarazzo all'esecutivo. Probabilmente Zelensky non vi avrà fatto caso, ma di sicuro per lui ci hanno pensato diversi parlamentari. Che hanno anche provato ad arrivare ad una stima: "I parlamentari in totale sono 945, tra aula e tribuna al massimo eravamo 580". Mancano all'appello oltre 300 nomi.
Molti fra quelli che non si sono visti in aula avevano già avvertito per mezzo stampa della loro scelta. Tanti di questi hanno citato fra i motivi della loro assenza la volontà di non voler partecipare a "un’operazione di marketing". Assente compatto il gruppo parlamentare di "Alternativa", composto da ex membri del Movimento 5 Stelle: "Essere solidali"- sottolineano - "non significa dover assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no fly zone o l’invio di truppe che comporterebbero per l’Italia e l’Europa l’ingresso ufficiale in un conflitto mondiale". Assenti eccellenti anche Gianluigi Paragone, di Italexit, e Bianca Lauro Granato del gruppo misto. Il suo nome nelle ultime ore è finito al centro di grandi polemiche per aver lodato Vladimir Putin.
Assenza ingombrante anche quella di Vito Petrocelli, presidente della commissione esteri e membro del Movimento 5 Stelle. Le sue dichiarazioni di oggi hanno scatenato un polverone: "Penso che per il M5S sia arrivato il momento di ritirare ministri e sottosegretari dal governo Draghi - ha affermato Petrocelli - Questo governo ha deciso di inviare armi all'Ucraina in guerra, rendendo di fatto l'Italia un paese co-belligerante". Richieste bipartisan per una sua rimozione dall'incarico sono arrivate da un fronte bipartisan.
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