Milleproroghe, fiducia della Camera al rinvio delle cartelle e sulla restituzione dei prestiti Covid
Tra i punti del decreto Milleproroghe votate oggi alla Camera. Compreso anche il rinvio delle cartelle esattoriali la proroga dei termini per restituire i prestiti Covid
Rinvio delle cartelle esattoriali e proroga dei termini per restituire i prestiti Covid, sono questi i punti principali del decreto Milleproroghe approvato oggi alla Camera con 369 voti. L'obiettivo del governo è quello di concedere più tempo relativamente ai benefici concessi dall'emergenza Covid, soprattutto per offrire ulteriore appoggio alle aziende colpite dalla crisi. Un provvedimento che segue quello disposto ai tempi del governo Conte, che durante il primo lockdown aveva congelato le scadenze per pagare cartelle e accertamenti esecutivi. In tale misura erano rientrati anche coloro che non avevano rispettato i pagamenti prima dell'inizio formale della pandemia, cioè l'8 marzo 2020.
Milleproroghe, il voto alla Camera sul rinvio delle cartelle
Come spiegato tra gli altri da Il Messaggero, il dilazionamento era stato reso possibile con una nuova richiesta entro il 31 dicembre 2021. Con questo nuovo decreto Milleproroghe viene invece offerta ai cittadini la possibilità di fare domanda di rateazione entro il prossimo 30 aprile. In questo caso però, il beneficio verrà automaticamente perso dopo il mancato pagamento di cinque rate, e non dieci come stabilito in precedenza.
Stesso beneficio anche per i prestiti fino a 30mila euro alle piccole imprese. In questo caso si prevede una scadenza per il rimborso del capitale, che scatta non prima dei 24 mesi dall'erogazione: prima si pagano solo gli interessi. In questo caso, sarà possibile prolungare il temine di altri sei mesi. Presenti inoltre agevolazioni sulle prime case, così come per i mutui sulle prime abitazioni, visto che con l'emergenza pandemia era stato possibile sospendere i pagamenti delle rate, con ripartenza dal primo gennaio. La sospensione proroga il beneficio fino al 31 marzo.
Sullo sfondo emerge però il pericolo di nuove tensioni nel governo, dopo essere stato sconfitto in commissione la scorsa settimana proprio su degli emendamenti al Milleproroghe. Su questo tema è il segretario della Lega Matteo Salvini a rispondere: "Il Parlamento è eletto dai cittadini per approvare leggi: non è guerriglia parlamentare se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal consiglio dei ministri, come il superbonus, aiutando imprese e famiglie. Il Parlamento fa il suo lavoro. Altrimenti aboliamo il Parlamento. [...] Chi occupa il tempo lavorando non ne ha per fare polemica".