Covid, stop restrizioni per i positivi asintomatici entro l'estate: l'obiettivo secondo Costa

Stop alle restrizioni per i positivi asintomatici al Covid entro l'estate. Sarebbe questo l'obiettivo del governo per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

Uno stop entro l'estate alle restrizioni anti Covid per i positivi asintomatici. Sarebbe questo l'obiettivo che, secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il governo si starebbe ponendo nell'ottica di una convivenza a lungo termine con il coronavirus. Intervistato dall'Ansa, il politico di Noi con l'Italia sostiene l'opinione diffusa circa la trasformazione della pandemia in endemia, definendo in tal senso "fondamentale" la somministrazione delle terze dosi tra la popolazione per contrastare efficacemente il coronavirus.

Covid, stop restrizioni per i positivi asintomatici

"L'obiettivo che ci poniamo di raggiungere entro l'estate - ha dichiarato Costa - è di non limitare le attività anche se si è positivi asintomatici". Stando quanto affermato dal sottosegretario infatti dobbiamo "arrivare a convivere col virus e ciò significa, appunto, non porre limitazioni alle attività anche se si è positivi asintomatici. È il traguardo". Le posizioni riportate da Costa corrispondono peraltro alla visione comune secondo cui con la variante Omicron si starebbe attuando un cosiddetto processo di "raffreddorizzazione" del Sars-CoV-2. Pur mantenendo la capacità di eludere i vaccini infatti, l'attuale variante sarebbe meno pericolosa della Delta, comportando rischi di gran lunga inferiori nella popolazione.

L'obiettivo dunque "deve essere arrivare a far sì che i positivi asintomatici possano tornare a fare ogni attività, in un'ottica di convivenza col virus in una situazione di endemia". Al fine di arrivare a questo traguardo però, per Costa è "fondamentale proseguire e completare la somministrazione della 3/a dose". L'imperativo del governo resta dunque quello di proseguire con la campagna vaccinale. Ciò nell'attesa che Ema ed Aifa intervengano in merito alla reale necessità o meno della quarta dose del vaccino, sulla quale per il momento permangono delle riserve. È in questo frangente peraltro che si inserisce il Green pass illimitato, disposto dal governo per coloro che sono vaccinati con tre dosi.

Nel frattempo però emergono alcune perplessità in merito alla reale efficacia dell'obbligo vaccinale imposto agli over 50. Secondo quando riportato dal Sole24Ore infatti, al momento solo una piccola fetta del 13% della platea di ultracinquantenni non vaccinati avrebbe risposto alla chiamata del governo. Sette non vaccinati su otto restano dunque ancora fermi sulla loro posizione, nonostante le sanzioni una tantum e l'introduzione dell'obbligo di Super Green pass sul luogo di lavoro a partire dal 15 febbraio. Forti dubbi anche riguardo la mancata tempestività di una misura di questo tipo, introdotta quando ormai l'ondata invernale della variante Omicron aveva già raggiunto il suo massimo.