M5s, Di Maio sempre più isolato: Conte prepara la vendetta dopo lo strappo del Quirinale

Il ministro degli Esteri Di Maio ha ormai contro buona parte del M5s, mentre Conte starebbe preparando la sua vendetta dopo lo strappo sul Quirinale

È sempre più aria di crisi nel M5s, con Luigi Di Maio ormai isolato anche dai suoi fedelissimi e sotto tiro del presidente Giuseppe Conte. L'ex premier non avrebbe gradito lo strappo del ministro degli Esteri durante la delicata partita per il Quirinale, bocciando la candidatura di Elisabetta Belloni, e secondo alcune fonti starebbe preparando la sua vendetta contro l'enfant prodige del Movimento. Al momento però, nel partito prevale il basso profilo, e tra le poche dichiarazioni pervenute dalla segreteria di Conte ve n'è una che appare significativa: "Se volete dichiarazioni, oggi dovete passare da Rocco [Casalino ndr]". A giudicare peraltro dal tweet bombing subito da Di Maio nella giornata di lunedì, la ghigliottina potrebbe essere già cominciata.

M5s, Di Maio e Conte ai ferri corti

Nel frattempo i parlamentari pentastellati sfuggono alle domande dei cronisti, mostrando di non avere la minima voglia di far trapelare all'esterno i dettagli dello scontro in atto. "Oggi non mi pronuncio, altrimenti farei fatica ad essere conciliante con Luigi", ha dichiarato un deputato vicino a Di Maio, mentre il senatore Gianmauro Dell'Olio preferisce rimanere vago: "Comprendo faccia più notizia una "spaccatura" di una "divergenza di opinioni" tra l'altro di una situazione non nota al Gruppo ma soltanto ad alcuni".

Appare palese che il silenzio stampa collettivo sia una decisione dettata dai vertici del Movimento, con molta probabilità in attesa dell'assemblea che si terrà nei prossimi giorni. Fonti interne parlano infatti di un vertice a margine del giuramento del presidente Sergio Mattarella, durante il quale un anonimo deputato fa sapere che: "Conte la farà pagare a Di Maio. Perché lui non è uno che lascia niente d'insoluto". Sarebbe dunque imperdonabile lo sgarbo fatto dal ministro degli Esteri nel bocciare l'ipotesi Belloni per il Quirinale. Ipotesi lanciata dal Pd, ma ampiamente condivisa dalla coppia pentastellata Conte-Grillo, con il fondatore del Movimento entusiasta del capo dei servizi segreti.

In pochi difendono il ministro degli Esteri

Il clima di terrore nel Movimento è palpabile e pertanto sono in pochi a esporsi pubblicamente per difendere Luigi Di Maio. Uno di questi è il parlamentare Davide Serritella, che su Facebook prende le difese del ministro degli Esteri, colpevole a suo dire di aver soltanto "detto la verità". Serritella critica inoltre l'attacco a Di Maio portato avanti dalle colonne del Fatto Quotidiano, definito dall'onorevole un vero e proprio "processo...per intere pagine utilizzando tra l'altro Alessandro Di Battista".

A fianco del capo della Farnesina anche l'europarlamentare grillina Tiziana Beghin, scagliatasi contro il tweet bombing organizzato per screditare mediaticamente Di Maio: "Usufruire di bot e profili falsi per aizzare la macchina del fango contro qualcuno, come sta accadendo in queste ore a Luigi Di Maio, è vergognoso. Esprimo solidarietà a Luigi, augurandomi che questa indecente caccia all'uomo si esaurisca presto".