Quirinale, conclusa la quarta votazione: nuova vittoria delle schede bianche
Si è conclusa in anticipo la quarta votazione per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale: la scelta dell'astensione da parte del centrodestra ha velocizzato lo scrutinio
Si è conclusa poco dopo le 14 la quarta votazione per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale: da oggi il quorum scende a 505 schede rispetto alle 672 delle prime tre. La decisione del centrodestra di puntare sull'astensione ha velocizzato i tempi dello scrutinio, pur generando malumori all'interno della stessa coalizione. Anche in questo caso è fumata nera per il Colle: lo spoglio è stato dominato dai 433 astenuti e dalle 258 schede bianche. Si attende dunque la quinta votazione, prevista per venerdì 28 gennaio sempre alle ore 11.
I candidati per le prossime votazioni rimangono i medesimi, pur con alcune sensibile variazioni delle ultime ore. Salgono infatti le quotazioni per Elisabetta Belloni e Pier Ferdinando Casini, con Renzi e Forza Italia che spingono per l'ex presidente della Camera. Più indietro le massime cariche dello Stato: Mattarella, Draghi e Casellati. Fa capolino sullo sfondo anche il giurista Sabino Cassese, che tuttavia ha già dichiarato di voler continuare a fare il professore.
Quirinale, conclusa la quarta votazione
Non si è dunque ripetuto lo scenario visto nel 2015, quando Sergio Mattarella venne eletto proprio alla quarta votazione con 665 preferenze. L'orientamento generale dei partiti per la giornata di oggi è stato rivolto al prendere ancora tempo in cerca di un nome adatto. Niente corse in solitaria come quella tentata ieri da Fratelli d'Italia, coagulatasi sul nome di Crosetto per dare un segnale di forza all'intera coalizione di centrodestra.
Di seguito le preferenze di questa quarta votazione per il Quirinale
- Astenuti: 441
- Schede bianche: 261
- Sergio Mattarella: 166
- Nino Di Matteo: 56
- Luigi Manconi: 8
- Marta Cartabia: 6
- Giuliano Amato: 5
- Mario Draghi: 4
- Pier Ferdinando Casini: 2
Qualche possibilità in più potrebbe averla a questo punto la quinta votazione di domani. Sarà allora che l'intesa tra gli schieramenti potrebbe essere stata raggiunta. In queste ultime ore sta salendo molto infatti l'ipotesi Casini come prossimo capo dello Stato, spinto sia da Italia Viva che da Forza Italia ma non disegnato nemmeno da una fetta del Pd. Contrario invece Matteo Salvini, che non vede di buon occhio il fatto che l'ex presidente della Camera sia stato eletto al Senato nel 2018 proprio tra le fila Dem. Buone possibilità sembrerebbero esserci anche per Elisabetta Belloni, vista con favore da Fratelli d'Italia e da parte del Pd.
Lo scrutinio di ieri
Fumata nera anche durante la terza votazione di ieri, sebbene non siano mancate le sorprese. Come da attese guadagna voti il Presidente uscente Sergio Mattarella che balza dai 39 voti della seconda votazione ai 125 della terza. Un simbolo d'apprezzamento per il suo lavoro, ma anche un segnale a chi in queste ore sta cercando un accordo: "Siamo disposti a votare ancora per lui". Ma i partiti stanno cercando altri nomi per non scomodarlo per più del dovuto. Ha suscitato interesse anche la massa di voti che improvvisamente si sono spostati verso Guido Crosetto, uno dei fondatori di Fratelli d'Italia: 114 schede per lui, probabilmente tutte provenienti dallo stesso partito. Infine da segnalare i 52 voti per Pierferdinando Casini: il suo nome rimane uno dei papabili. I più votati ieri:
- Schede bianche: 412
- Sergio Mattarella: 125
- Guido Crosetto: 114
- Paolo Maddalena: 61
- Pier Ferdinando Casini: 52
- Giancarlo Giorgetti: 19
- Marta Cartabia: 8
- Luigi Manconi: 8
- Pier Luigi Bersani: 7
- Umberto Bossi: 7
- Marco Cappato: 6
Incontro con Cassese
Intanto nelle ultimissime ore è spuntato il nome di Sabino Cassese. L'ex Ministro della giustizia e Giudice della Corte Costituzionale è stato l'oggetto privilegiato di uno scoop del quotidiano Il Foglio. Il leader della Lega Matteo Salvini si sarebbe diretto nell'abitazione romana di Cassese per sondare la possibilità di renderlo il candidato del centrodestra. Un nome senza dubbio "condivisibile" anche dalla sinistra. Nella serata è arrivata la smentita del leader del carroccio e in seguito anche quelle di altri esponenti della destra. "Mi pare che la Lega abbia fatto una smentita. Dovete chiedere alla Lega non a noi", ha risposto in merito Lucia Ronzulli di Forza Italia.