Quirinale, bookmakers sicuri: Berlusconi ha zero chance. Sale l'ipotesi Casellati
Il leader di Forza Italia rifiuta di farsi da parte ma secondo gli scommettitori e gli analisti ha poche, se non nulle, chance di farcela. Draghi favorito ma cresce l'ipotesi della presidente del Senato
Il Parlamento deve ancora... parlare. Ma i bookmakers intanto hanno già emesso la loro sentenza: Silvio Berlusconi non diventerà il prossimo Presidente della Repubblica. Anche perché non ne sembrano convinti nemmeno i suoi alleati. Anzi, a pochi giorni dall'inizio delle votazioni per il Quirinale, Matteo Salvini ha ammesso l'esistenza di un piano B se l'operazione "scoiattolo" di Silvio Berlusconi non dovesse portare all'elezione del Cavaliere: gli indizi portano a Elisabetta Casellati, che fa un balzo in avanti nelle quote dei bookmaker internazionali, che ora, come rileva agipronews, la piazzano in seconda posizione tra i pretendenti al trono.
Quirinale, per i bookmakers il grande favorito è Draghi
Ma il grande, anzi grandissimo, favorito resta Mario Draghi. L'attuale premier si conferma a 1,73 su Ladbrokes, con la presidente del Senato che insegue a 8 (dal 17 della scorsa settimana). Stessa quota per un secondo mandato di Sergio Mattarella, con la ministra della Giustizia Marta Cartabia che vale 11 come Berlusconi. Si sale a 13 per il vicepresidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato; stessa quota per Pier Ferdinando Casini, con il Commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni che scivola all'ultimo posto in lavagna a 15.
Quirinale, oltre a Casellati in corsa anche Amato e Casini. C'è chi spera ancora nel Mattarella bis
Sia Amato sia Casini sono nomi papabili e spendibili dal centrodestra che però potrebbero trovare convergenza anche dal centrosinistra. Gentiloni più defilato proprio perché dovrebbe fare il percorso inverso, cioè dal centrosinistra convincere il centrodestra che però si sente in diritto di esprimere il prossimo capo dello Stato.
Nel frattempo, comunque, qualcosa si muove come testimonia l'incontro tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini, mentre Enrico Letta chiede un "nome condiviso". E c'è ancora chi non ha del tutto archiviato la speranza, o forse illusione di un Mattarella bis. In particolare il M5s, ma anche segmenti di Pd e Forza Italia. Manca poco, e poi si tireranno le somme.