Il Governo all'attacco degli irresponsabili no vax over 50: ma i primi irresponsabili sono loro
Il 5 gennaio 2022 verrà ricordata come la data dell'obbligo vaccinale per tutti gli over 50, a firma del governo Draghi. Ma ancora nessuna presa di responsabilità per eventuali reazioni avverse: quelle pesano ancora sui cittadini
Finalmente ci siamo: il governo ha dato il via libera all'obbligo vaccinale per tutti gli over 50. Siano essi lavoratori o disoccupati. La vera notizia, nei fatti, riguarda proprio questi ultimi. Se era già immaginabile un super green pass esteso per la prima categoria, adesso anche chi non ha una stabile occupazione sarà costretto. Questa rappresenta la decisione, forse, finale. Alla cabina di regia era presente il Premier Mario Draghi, oltre a Speranza, Franceschini, Garavaglia, Bonetti, Gelmini, Dadone, Brunetta, Franco, Bianchi, Garofoli, Brusaferro e Locatelli.
Il governo si toglie la maschera
Finisce il tira e molla fatto di definizioni, certificazioni in versione standard, deluxe e premium. Il governo ha deciso di togliersi la maschera. E con grande soddisfazione degli uomini e le donne militanti nella fila del Partito Democratico, Italia Viva e Forza Italia, l'obbligo vaccinale è stato esteso e finalmente applicato. Non, come nei loro piani, a tutti. La soglia sarà quella dei 50 anni. Non solo lavoratori - l'obbligo in questo senso era già nei piani sotto forma di super green pass - ma anche chi un'occupazione stabile non l'ha. Ecco che però il governo, come continua a fare da inizio pandemia, non si prende la responsabilità delle proprie azioni. Il vaccino diventa, sì, obbligatorio, ma che succede in caso di reazioni avverse?
Zero responsabilità
Continua la politica governativa, firmata dal Premier in persona Mario Draghi, che potremmo rinominare politica delle "zero responsabilità". Da inizio pandemia infatti gli autorevoli esponenti dell'esecutivo preferiscono lasciare il cittadino libero di sottostare all'aleatoria possibilità che le reazioni avverse possano compromettere il suo organismo. Che succede qualora tale scenario dovesse malauguratamente realizzarsi? Potrebbe l'onesto cittadino andarsi a rivalere su chi gli ha gentilmente chiesto di vaccinarsi? Non proprio. Appare interessante anche all'occhio meno allenato la duplice faccia del governo. Da un lato accusa di essere irresponsabili i non vaccinati, ma dall'altra obbliga a mettere nero su bianco la propria declinazione di qualsivoglia responsabilità in caso di reazioni avverse. Questo punto, sebbene toccato da molti intellettuali rinominati con malizia "no vax", rappresenta un nervo che l'esecutivo non si appresta a ricoprire. E nell'ultimo, prossimo, decreto non si farà eccezione. È questo il potere centrale chiamato a decidere sulle vite dei suoi cittadini più scettici?