Super green pass obbligatorio al lavoro per pubblico e privato

Dal Cdm pronta nuova stretta. L'obbligo vaccinale per gli over 18 non sarà sul tavolo

Il Governo continua a percorrere la strada scelta in questi mesi, quella del ricatto, e va verso il Super green pass obbligatorio al lavoro, sia nel pubblico che nel privato. Non sarà, tuttavia, sul tavolo del Cdm l'obbligo vaccinale per tutti, o meglio, dai per le persone dai 18 anni in su, in quanto, come insegna Ponzio Pilato, in questi casi, meglio lavarsene le mani, quando non si ha certezze sulle scelte da prendere. La stretta arriverà dunque solo per il mondo del lavoro. In queste ore, ai piani alti del governo, si ragiona su come procedere. L'obbligo di passaporto vaccinale rafforzato al momento è già pronto per i dipendenti della Pubblica amministrazione che mancano all'appello: una platea di circa 950mila lavoratori, considerando che per le forze dell'ordine, per la scuola e il mondo della sanità l'obbligo è già realtà.

Super green pass obbligatorio al lavoro per Pa e privato

Il nodo da sciogliere nelle prossime 48 ore, "arrivando a una soluzione che il premier Mario Draghi vuole il più condivisa possibile, senza arrivare a strappi o divisioni", viene spiegato da chi lo ha sentito negli ultimi giorni, è se estendere l'obbligo anche al comparto privato. In altre parole, nessuno sarà più esonerato dal mostrare il certificato verde. Fatta fuori al momento la possibilità dell'introduzione dell'obbligo vaccinale tout court, una delle ipotesi sulle quali si ragiona in queste ore - è stato spiegato all'Adnkronos dalle stesse fonti - è prevedere per il settore privato una sorta di road map, così da introdurre l'obbligo procedendo per comparti senza mettere in affanno alcune realtà produttive che, complice l'impennata dei contagi, sono già in difficoltà per le assenze e le scarse presenze. Si lavora senza sosta a una sintesi che metta d'accordo tutti. Considerando che - il ragionamento - dei 5,5 milioni di italiani che resistono alla somministrazione del vaccino anti-Covid, 3 milioni sono nella fascia di età compresa tra i 30 e i 59 anni, procedere con un'estensione dell'obbligo per tutti i lavoratori potrebbe far salire significativamente l'asticella dei vaccinati.

La possibilità di introdurre l'obbligo all'intero mondo del lavoro era stata caldeggiata in particolare dal ministro della Pa Renato Brunetta. Era stata anche discussa nel Cdm del 23 dicembre scorso. Tuttavia alla fine non si tradusse in una norma per i dubbi sollevati, in particolare, da Lega e M5S. Il carroccio aveva critica sull'introduzione di una nuova stretta sui vaccini. I grillini, al contrario, avevano dubbi sulla scelta di procedere sul solo mondo del lavoro, lasciando fuori, ad esempio, disoccupati o studenti universitari.

Per questo motivo, i 5 stelle avevano chiesto al Presidente Mario Draghi più tempo per "pensarci". I pentastellati, in particolare, prendere tempo per provare a comunicare al meglio ai cittadini la scelta di arrivare all'obbligo e non lasciare nessuno fuori. In ogni caso, nello stesso M5S non mancano le divisioni sulla linea da tenere, con fratture interne che domani cercheranno di essere ricomposte in una assemblea congiunta sul tema.