01 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
Il Governatore campano Vincenzo De Luca ha un piano "geniale" per far scendere i contagi da Covid 19 i Italia: chiudere le scuole per vaccinari i bimbi. D'altronde abbiamo capito già l'anno scorso che la Salute è un diritto fondamentale mentre Lavoro e Istruzione no. L'ipotesi la stanno valutando in Campania. Scuole elementari chiuse in presenza per un mese - e quindi con lezioni in Dad - per procedere con le vaccinazioni e consentirne la riapertura in sicurezza.
"In questo momento - dice il governatore Vincenzo De Luca - il grosso del contagio del Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni". Ci sono allora le condizioni per riaprire senza problemi il prossimo 10 gennaio, come calendario regionale? "A me - aggiunge De Luca - sembrerebbe giusto usare un mese per ampliare la vaccinazione per i bimbi piccoli e riaprire le scuole in sicurezza. Oggi l'apertura è prevista il 10 gennaio, credo valga la pena di riflettere, sapendo che la tutela della salute è un tema prioritario dei bambini".
Quanto alla scuola, "bisogna cominciare a ragionare seriamente sulla riapertura dell'anno scolastico. Mi auguro che sia possibile nei prossimi giorni fare un ragionamento pacato e responsabile". Infine De Luca suggerisce di "utilizzare un mese di tempo per ampliare per quanto più possibile l'area di vaccinazione per i bambini più piccoli, per arrivare magari a fine gennaio e riaprire le scuole in condizioni di maggiore sicurezza".
Poi, secondo De Luca, i colpevoli sono sempre i soliti: i No-vax. "Ci siamo consentiti il lusso di perdere 2 mesi di tempo prezioso per correre appresso ai no vax, per impegnare migliaia di agenti delle forze dell'ordine, per controllare i cortei che si sono sviluppati per mesi nei fine settimana. Avremmo dovuto impegnare una settimana di tempo per parlare con quelli che non si erano vaccinati per motivi di preoccupazione e di paura, ma passata la settimana avremmo dovuto adottare misure drastiche nei confronti dei no vax. Non lo abbiamo fatto e non abbiamo preso misure preventive per evitare la diffusione del contagio. E così siamo arrivati ad oggi".
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