25 Dicembre 2021
Fonte: ilgiornaleditalia
Caro Nonno Mario Draghi, ti scrivo questa letterina di Natale perché ho sentito dire dalla maestra (ma insomma è un po' vero che a scuola si sentono un sacco di cose strambe che quando eravamo più piccoli e andavamo all'asilo non sentivamo) che noi scolari dobbiamo avere molta fiducia nelle maestre, nel preside, nei dottori, nel sindaco, e anche nel primo ministro e nel presidente della repubblica. Sì insomma, noi bambini non dobbiamo avere fiducia solo nei nostri genitori, ma anche in quelle che la maestra ha chiamato, mi sembra di ricordare, le...aspetta le ha chiamate...ecco sì, le istituzioni.
Veramente io caro Nonno Mario non ho tanta fiducia in generale. Soprattutto negli altri miei compagni di classe e di scuola, che mi sembrano quasi tutti dei gran deficienti tranne i miei amici. Nella mia classe per esempio siamo divisi in due gruppi. Una minoranza di amici miei che non credono mica tanto che i nostri maestri siano granché svegli né buoni, e una maggioranza di altri compagni di scuola che invece dicono che noi bambini dobbiamo obbedire perché siamo bambini e i grandi sanno tutte le cose che noi non sappiamo. Però a me e ai miei amici questa cosa non sta tanto bene, perché abbiamo visto il primo giorno che siamo arrivati a scuola che il maestro di ginnastica è straciccione, quella di inglese non è inglese manco per niente ma di una piccola città in Sicilia e parla malissimo perfino l'italiano e l'inglese secondo me non lo parla proprio (mia zia è inglese e mica parla così). E la maestra di religione è una così triste che fa venire voglia di scappare dalla finestra, mica di avere fiducia nella religione, che mia mamma mi ha detto che la religione prova a consolare a chi non riesce a trovare conforto nella sua vita.
Noi in famiglia non siamo religiosi, ma mia mamma dice che la religione è una bella cosa se porta alle stesse conclusioni di quelli che non credono alla religione, ovvero che bisogna essere gentili con gli altri. Mio papà invece dice che bisogna essere gentili solo con quelli che sanno guidare bene la macchina, e che gli altri invece sono peggio degli aretini e dei vecchi che guidano col cappello, cioè che bisognerebbe bruciargli la patente con l'accendino Zippo e che dovrebbero andare a piedi con uno che li picchia da tergo con un tortore (che è un bastone, ma mio papà parla sempre con parole forbite).
Poi mio papà dice un sacco di parolacce buffe che fanno molto ridere e invece la maestra di italiano dice che le parolacce assolutamente non si possono dire. Allora chi ha ragione? Papà dice che avere fiducia nei cretini è come pulirsi il culo a revolverate, dice mio papà. A me questa cosa fa molto ridere, ma anche il preside della nostra scuola a me sembra un cretino. Lo abbiamo visto una volta o due ed è un omino biondo basso e calvo con un gran pancione solo nella parte bassa del corpo (nel resto è magrissimo e con la testa piccolissima) e mette sempre un maglione blu con la zip che sembra tutto unto di patatine di Burger King. È entrato in classe da noi e ha detto che chi si comporta bene fa strada nella vita e che gli altri invece finiscono male.
Scusa Nonno Mario ma a me è sembrato un discorso cretino. Ma puoi dire una cosa così a dei bambini che hanno da poco cominciato la scuola? Cosa vuol dire finiscono male? Arriva l'orco e se li mangia? A me è sembrato mica tanto bello dire così. Tutti noi bambini ci comportiamo male qualche volta perché non sappiamo bene come funziona tutto. Mica ci possono sempre minacciare con gli orchi.
Poi gli altri compagni di classe del gruppo nemico da quello dei miei amici sono completamente minchioni davvero. Noi del gruppo dei nostri amici ci vestiamo meglio di loro ma dentro nel nostro gruppo abbiamo gente che si veste anche un po' come si vuole, mentre loro sono vestiti tutti uguali e firmati con cose costose che però poi alla fine sono sempre le stesse e se non hai i soldi per comprarle secondo loro sei uno sfigato. Ma i soldi mica ce li hanno loro, semmai se li fanno dare dai loro genitori, allora non ho ben capito visto che anche io me li faccio dare dai miei genitori, boh. Le loro ragazze poi non parlano mai, stanno sempre zitte e ti guardano come se facessi schifo, ma le nostre sono molto più carine e parlano un sacco. Poi caro Nonno Mario io non capisco perché dobbiamo dividerci tra no vax e gli altri che invece non sono no vax. Già è una guerra su tutto, ci mancava anche questa. La maestra dice che bisogna avere fiducia nella scienza, ma la scienza che cosa gli è, come la religione?
Io e il mio compagno di banco Felix Müller per esempio non crediamo a Babbo Natale perché i nostri genitori fin da piccoli ci hanno detto che Babbo Natale mica esiste e che i regali ce li fanno loro perché ci vogliono bene e allora ci regalano delle cose che vorremmo, mentre Babbo Natale è un personaggio dei film che hanno inventato quelli che vendono la Coca Cola tanti anni fa, e che la Coca Cola sarà pure buona ma mica vuole bene alle persone. Allora io e Felix Müller lo abbiamo detto l'anno scorso ai nostri compagni di classe e la maestra ci ha rimproverati per questo e ha detto che non bisogna dire fake news. Scusa Nonno Draghi ma questo veramente non è giusto proprio per niente. Mia mamma e mio papà non dicono fake news. Babbo Natale non esiste proprio anche se ci credono tutti e quasi tutti in classe, tranne i nostri amici (però Luchino Menichello e Marco P., da non confondere con Marco M., hanno detto che secondo loro invece esiste) dicono che diciamo un sacco di balle e che Babbo Natale lo sanno tutti che è lui che porta i regali.
Il capo del gruppo dei bambini con le cose firmate che si chiama Filo Pirchioni (e che noi diciamo che dice solo pirchionate) dice che siamo solo noi a pensare che Babbo Natale non esiste, quindi che siamo degli sfigati. Filo Pirchioni siccome sta insieme con la ragazza più modaiola della classe, vestita sempre come una Barbie Vogue, è visto dagli altri della sua cricca di idiotissimi come un capo. Ma che capo d'Egitto. Mica basta averci la fidanzata Vogue, la felpa di Balenciaga e dire sempre di sì ai maestri per essere capi. Anche mio papà dice che anche tu sei visto come un capo Nonno Mario. Anche tu sei messo insieme con una ragazza Barbie? Beato te. A me piace Valentina L. ma quella però è moltissimo strana. Va in giro in maglietta anche in inverno e sembra sempre da una altra parte, come se fosse sulla luna, ma quando ride io lo vedo che mi guarda qualche volta.
Secondo me io le piaccio, lo capisco dalle occhiatacce, ma forse le piace molto di più un altro ancora di più. Io penso che le piace un bambino di una altra classe che molti dicono che ha i genitori che si fumano le canne tutto il giorno. Un bambino ultra-strano ma a me è simpatico, non è che lo odio perché piace a Valentina L., anche se un po' questa cosa mi sta sulle scatole, però non è colpa sua. Anzi lui non la guarda ma gioca sempre a calcio e questo un po' mi fa piacere anche, ma vabbè. Lia Gotti, che è la capa delle femmine di tutta la classe, anche del gruppo dei mostri perché è quella che nonostante sembri un cartone animato tutti pensano che alla fine ci ha ragione lei e dice sempre cose sensate, dice che io piaccio alla Giulia C. che in effetti mi ha baciato e mi dice sempre che sembro un lord inglese (sarà per via di mia zia). Ma essere lord inglesi in Italia è una cosa buona? La televisione dice in continuazione che gli inglesi sono dei pazzi irresponsabili e che noi italiani invece siamo i primi al mondo e che tutti ci vogliono imitare. Ma caro Nonno Mario a me non mi pare mica tanto vera anche questa cosa qua. La nostra famiglia è per un pezzetto inglese e i nostri cugini inglesi pensano sempre che gli italiani sono degli svalvolati e ridono sempre della barzelletta dei carri armati italiani che nella seconda guerra mondiale avevano una marcia avanti e quattro indietro.
Caro Nonno Mario ma tu sei proprio sicuro di essere un capo? No perché a me pare che da quando ci sei tu le cose non vanno per niente bene come dice la TV. Il telegiornale dice che le cose da quando ci sei tu vanno sempre meglio ma neanche Filo Pirchioni (che dice pirchionate tutto il tempo) dice che le cose vanno bene bene, anzi sono tutti incacchiati e tristi e sempre di malumore, sia i genitori che i pirchioni della cricca pirchiona e anche la maestra siciliana che parla in siciliano invece che inglese è più isterica che prima, ecco.
Caro Nonno Mario Draghi, scusami se mi sono dilungato e ti ho raccontato le cose mie che magari non ti interessano visto che sei così impegnato in cose così importanti come diventare presidente della repubblica, ma volevo scriverti questa letterina di Natale per chiederti una cosa. A casa i miei genitori e mio fratello più grande dicono che tu vuoi la repressione (è una parola che non la ho capita tutta, ma ho capito che assomiglia alle punizioni o alle sgridate) perché pensi anche tu che bisogna picchiare chi non si comporta bene come dice il nostro preside unto.
Mio fratello dice che la repressione finisce sempre con le ghigliottine, che sono quegli strumenti che usavano i francesi nel settecento per tagliare la testa ai re. Allora a me che piace la Storia e che prendo quasi sempre dei bei voti in Storia (ma faccio schifo in matematica) voglio chiederti se mi puoi mandare una ghigliottina anche a me in regalo per Natale, cioè non dico a me personalmente, che so benissimo che sarà una cosa che costa un sacco di soldi, ma almeno alla mia scuola (ti allego dopo il nome e l'indirizzo). Te lo chiedo perché anche mia mamma ha detto che senza rivoluzioni e ghigliottine non ci sarebbe stato l'illuminismo, la cultura che abbiamo oggi e quindi il progresso dell'umanità, a cui sono molto interessato perché Lia Gotti dice che i maschi colti hanno molto successo con le femmine.
Quindi scusami se ti disturbo ma per favore quando diventi presidente della repubblica e quindi quasi re, mandaci una piccola ghigliottina qui a scuola da noi, soprattutto prima di usarla tu, che se ce la mandi ancora nuova nella scatola di montaggio ci divertiamo anche a montarla. Ti prometto che non la useremo su Filo Pirchioni e su Barbie Vogue, anche se un po' sarebbe bello. E per favore mandacela funzionante e con le marce avanti, che sennò i miei cugini dicono che non funzionava neanche quella come i carri armati e mio papà poi dice che visto che sei un nonno al volante sei peggio di un vecchio col cappello.
Nonno Mario ti ringrazio ancora tantissimo e ti fo tantissimi auguri di un buonisssssssimo Natale. Adesso ti lascio perché mentre ti scrivevo il gatto ha fatto la piscia in salotto e devo raccogliere la cacca dei cani in giardino. Forse scrivere letterine non serve ad evitare piscia e merda. Ops, scusa le parolacce! Ciao e buone feste e buon capodanno, che spero tu passi con la tua Barbie.
Il tuo Lapino.
di Lapo Mazza Fontana
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