Quirinale, Salvini vuole chiudere la partita prima del 2022: "Poche polemiche e non perdiamo tempo"
Sul Quirinale Salvini ribadisce l'invito al dialogo fatto a tutti i partiti, pur ricordando che "Il centrodestra parte con la maggioranza dei voti in Aula"
A circa un mese e mezzo dalle elezioni per il Quirinale chi ha più fretta di tutti sembra essere ancora una volta Matteo Salvini, desideroso di mettere il cappello del centrodestra sulla prima carica dello stato. Intervenendo in un comizio a Palermo, il segretario della Lega ha infatti ribadito il suo appello al dialogo, rivolto a tutti i partiti dell'arco costituzionale. L'obiettivo resta quello di trovare un nome condiviso per il prossimo presidente della Repubblica, evitando "di perdere troppo tempo e avere troppe polemiche".
Quirinale, Salvini vuole chiudere la partita prima del 2022
"Ribadisco l’invito fatto ai colleghi segretari di tutti i partiti, piccoli e grandi, destra e sinistra - ha dichiarato Salvini a Palermo - per incontrarci a un tavolo e non litigare sui giornali. Trovarsi prima della fine dell’anno per ragionare di Quirinale ed evitare di perdere troppo tempo e avere troppe polemiche. E soprattutto senza escludere nessuno: chi sono io per escludere qualcuno, chi è Letta per escludere qualcuno".
Ciò che traspare dalle parole del segretario del Carroccio è la voglia di chiudere la partita Quirinale il più presto possibile: "Eleggiamo il presidente della Repubblica perdendo meno tempo possibile e litigando il meno possibile. Non ho voglia di eleggerlo leggendo i giornali. Spero che i sì che ho raccolto diventino risposta concreta. Poi tutti hanno il diritto di candidarsi e il centrodestra parte con la maggioranza dei voti in Aula così come è maggioranza in Italia". Una presa di posizione forte quella di Salvini, che concretizza ancora di più la candidatura di Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica. Considerando l'atteggiamento di quasi tutti gli altri partiti, che al momento rimangono alla finestra, l'auspicio del centrodestra è che l'ex premier possa strappare una vittoria a tavolino per mancanza di avversari.
Intanto Tajani appoggia Berlusconi al Colle
Come se non bastasse, nelle stesse ore anche Antonio Tajani ha ribadito il suo sostegno a Berlusconi. Citando il discorso sul presidente patriota fatto giorni fa da Giorgia Meloni, il vicepresidente di Forza Italia ha infatti dichiarato: "Siamo tutti patrioti, io un presidente patriota lo conosco, si chiama Silvio Berlusconi. Direi che per l'Italia ha fatto tanto. Io glielo chiedo di candidarsi ma lui non ha ancora sciolto la riserva, sarebbe un eccellente presidente della Repubblica con Draghi presidente del Consiglio".