22 Novembre 2021
Fonte: Facebook
Lunedì 22 novembre 2021, è andato in scena il vertice tra il Governo e le regioni per decidere sul super Green pass e le eventuali restrizioni per i non vaccinati.
Un incontro prevalentemente tecnico quello tra l'esecutivo Draghi e le Regioni, per decidere la direzione da prendere in vista del rapido aumento di contagi di Covid-19. Il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, non era presente alla riunione a Palazzo Chigi. A discutere con i governatori c'erano invece la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Le posizioni delle due parti partivano da punti abbastanza differenti, ma si è cercato di trovare un accordo che andasse bene sia al governo che alle regioni.
L'esecutivo vuole essere più morbido rispetto alle regioni. Da settimane non si fa altro che parlare della possibilità di un lockdown per non vaccinati, che le regioni adotterebbero volentieri. Già Draghi, giorni fa, aveva escluso completamente questa opzione e congiuntamente con il presidente anche il ministro Speranza aveva detto no. Il motivo di tale scelta è dato dal fatto che si può ancora contenere la curva dei contagi. Nelle ultime ore a fare il punto della decisione dell'esecutivo è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il quale ha detto che quasi sicuramente si introdurranno restrizioni esclusivamente per non vaccinati a partire dalla zona arancione a salire, garantendo comunque ai no vax di andare a lavoro o di uscire per bisogni di prima necessità.
A farsi portavoce per tutti i governatori italiani è il presidente del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga. Le regioni vorrebbero che si accelerasse sulla campagna vaccinale, in particolare sulla terza dose. In questo modo si potrebbe ridurre la pressione sugli ospedali e diventerebbe così più difficile "cambiare colore". Esclusa la possibilità di un lockdown per non vaccinati, le regioni insistono affinché vengano premiati tutti coloro che sono immunizzati, così da non rendere la loro scelta vana. Per le Regioni accelerare sulle vaccinazioni e creare restrizioni ad hoc per no vax, potrebbero essere anche un incentivo per tutti gli scettici a vaccinarsi.
Una voce fuori dal coro si leva dal vertice a Palazzo Chigi, quella di Nello Musumeci. Il governatore della regione Sicilia ha dichiarato di essere assolutamente favorevole all'obbligo vaccinale. Quanto segue è il suo intervento: "L'obbligo vaccinale è una necessità, non è più un'opzione. Quanti morti ancora devono esserci perché qualcuno si convinca che al vaccino non c'è alternativa, quanti?". Sempre per il centrodestra, si apprende attraverso l'ANSA, c'è stato un incontro tra Matteo Salvini, leader della Lega ed i governatori Attilio Fontana e Luca Zaia, rispettivamente Lombardia e Veneto. Tra i tre l'incontro è stato sereno ed hanno rimarcato l'importanza di non creare allarmismi ed evitare assolutamente chiusure.
La terza dose di vaccino anti Covid sarà anticipata a 5 mesi. Questo è il primo provvedimento ad essere stato preso anche se già precedentemente annunciato dal ministro Speranza. Il Decreto dovrà passare giovedì in consiglio dei ministri. La decisione da parte del ministero della Salute è stata presa dopo che l'Aifa ha dato il via libera all'anticipazione della dose "Booster". Si continua a fare pressione per il super Green pass, che farà scattare maggiori restrizioni per i non vaccinati. Molto soddisfatto di questa decisione il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che ha commentato: "Bene quindi che, come pare, il Governo abbia già deciso di anticipare a cinque mesi dall'ultima vaccinazione la terza dose. Occorre anche renderla obbligatoria per sanitari e Rsa e aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione. Mi auguro che il Governo adotti entro le prossime ore tutte queste misure".
Uno dei temi principali è proprio quello dell'estensione del Green pass. Sembra che governo e regioni siano d'accordo sulla riduzione della durata a 9 mesi, come già accennato in precedenza. Si esclude la possibilità di estendere l'utilizzo del Green pass sui mezzi pubblici, in quanto sarebbe quasi impossibile poterlo controllare senza personale ad hoc. Le regioni continuano a pressare per un super Green pass che escluda dalle attività sociali i no vax in caso di restrizioni. Per ora sembra che la linea che prevalga sia quella delle regioni, ma di concreto non c'è ancora nulla. Fedriga insiste: "Proponiamo al governo di scegliere al più presto delle misure che favoriscano le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare quelle restrizioni per le persone che si sono vaccinate. Se noi non interveniamo, il risultato è che se una Regione passa in zona arancione o rossa è chiusa per tutti". A dare man forte a governatore del Friuli Venezia-Giulia è anche Attilio Fontana, governatore della Lombardia, che chiede "provvedimenti rapidi e limitati a una determinata fascia di persone".
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