Quirinale, Berlusconi risponde a Meloni: "Rappresentare l'Unità della Nazione"
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi parla dell'ipotesi che lo vede al Colle, del Centrodestra unito e anche di Matteo Salvini
Silvio Berlusconi replica alle parole di Giorgia Meloni e di tutti i suoi colleghi che lo vorrebbero vedere presto al Quirinale. "Berlusconi è una persona che abbiamo più volte sostenuto alla presidenza del Consiglio, figuriamoci se Fdi non lo sosterebbe alla presidenza della Repubblica", aveva detto ieri la leader di Fratelli d'Italia. "Dopodiché - aveva continuato Meloni - la partita del Colle "è una materia molto più complessa, c'è un voto segreto... Vediamo quali sono le forze in campo. Berlusconi è ovviamente la nostra prima scelta, secondo me avrebbe le carte in regola per svolgere questo ruolo, ma bisogna valutare i numeri, bisogna valutare cosa intenda fare Draghi, ovvero se vuole candidarsi o meno per questo incarico. Bisogna affrontare questo tema con serietà, non è ammesso il gioco delle tifoserie".
Silvio Berlusconi al Colle? L'ex premier risponde a Giorgia Meloni
Ed ecco che arrivano oggi le parole dell'ex premier che, intervistato da Il Giornale, non replica direttamente a Giorgia Meloni ma afferma che "il centrodestra è in grado di esprimere candidature di alto livello alla Presidenza della Repubblica" e che "Il Capo dello Stato deve rappresentare l'Unita della Nazione al di là degli schieramenti. Nel momento in cui viene eletto viene meno ogni sua appartenenza".
Berlusconi poi si dice "soddisfatto" del lavoro fatto in Italia da Mario Draghi. Secondo il Cav il Presidente del Consiglio dovrebbe rimanere al suo posto perchè "sta facendo bene e sta ottenendo risultati eccellenti". Il leader di Forza Italia è infatti certo che interrompere il suo lavoro "mentre la ripresa è appena avviata e l'emergenza è ancora in atto sarebbe irresponsabile- La legislatura - continua - deve durare fino al 2023, quando "ci presenteremo uniti" come Centrodestra alle elezioni.
"Come ho detto più volte - continua l'ex premier a Il Giornale - questo governo non è evidentemente un governo di centrodestra. Draghi sta facendo bene e sta ottenendo risultati eccellenti, grazie alla disponibilità di tutte le forze politiche della maggioranza, noi compresi, ad accettare dei compromessi, per privilegiare l'unità della nazione di fronte alla più grave crisi del dopoguerra".
Secondo Berlusconi è evidente che "un governo di centrodestra metterebbe maggiormente l'accento sulle liberalizzazioni e sui tagli alle tasse per tornare a creare lavoro e ricchezza. Lo faremo quando gli italiani torneranno ad affidarci la guida del Paese. Tuttavia non ho nulla da rimproverare a questo governo, che nelle circostanze date sta facendo davvero tutto il possibile, con buoni risultati, accogliendo molte delle nostre indicazioni e delle nostre proposte".
Berlusconi: "Io e Matteo Salvini siamo diversi e un po' distanti"
Infine a Il Giornale Silvio Berlusconi parla della Lega e di Matteo Salvini. "Noi siamo diversi, distinti e anche un po' distanti", racconta. "Avevo auspicato nel passato una maturazione in senso europeista che portasse all'ingresso della Lega nel Partito popolare europeo. Ma ogni volta che qualcuno glielo suggerisce, Salvini fa il contrario", conclude infine il Cav.