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Antimafia, l'ex M5s anti casta Morra richiede indennità mensile e pure gli arretrati

Il presidente dell'Antimafia aveva rinunciato all'indennità mensile da 1300 euro per aderire alla linea "dura e pura" del M5s. Ora però ha chiesto alla Casellati non solo di riceverla, ma anche di avere gli arretrati

08 Novembre 2021

Irruzione all'Asp di Cosenza, i politici chiedono la "testa" di Nicola Morra

Fonte: lapresse.it

"Datemi i 1300 euro al mese di indennità e anche i 50 mila euro di arretrati, grazie". Firmato, non proprio con queste parole ma insomma il succo è quello, Nicola Morra. Ex Movimento Cinque Stelle, presidente dell'Antimafia, e soprattutto ex integralista del rimborso perché "basta coi soldi alla casta". E invece ora è tutto dimenticato, con il numero uno della commissione che si occupa di criminalità organizzata che ha scelto di battere cassa. 

Morra chiede indennità e arretrati a cui aveva rinunciato per dire basta ai soldi alla casta

Come svelato da Il Fatto Quotidiano, Morra (entrato recentemente in rotta di collisione con Giorgia Meloni) ha ufficialmente chiesto alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, di vedersi ripristinata l’indennità per la poltrona che occupa al vertice della Commissione Antimafia e alla quale a suo tempo aveva rinunciato nel nome della sobrietà istituzionale. Linea tenuta dal M5s e soprattutto dai pentastellati già retribuiti per la presenza in parlamento ma con cariche aggiuntive. Tutto finito. Eppure tempo fa aveva rivendicato con grande vigore la sua scelta e la linea del M5s: “Ettore Rosato annuncia, ora, di voler rinunciare all’indennità da vicepresidente della Camera. Mara Carfagna ha già annunciato che devolverà la sua ad associazioni non profit. Ora a sinistra e a destra emulano il M5S, ma quando nel 2013 l’abbiamo iniziato a fare ci sfottevano come pezzenti!” aveva scritto su twitter. 

Tutto finito. Dopo l'espulsione per la decisione di non votare la fiducia al governo Draghi, Morra e il M5s sono pianeti sempre più distanti. E la decisione di chiedere l'indennità con arretrati lo allontana probabilmente del tutto dai pentastellati, nonostante negli ultimi tempi c'erano state voci su un suo possibile rientro grazie al feeling con il nuovo leader politico Giuseppe Conte. Ipotesi che ora pare del tutto naufragata. Come spiega il Fatto, Palazzo Madama ancora non ha ancora sciolto la riserva sulla richiesta di Morra: va prima accertato se sia possibile il ripristino e se la revoca della iniziale rinuncia possa eventualmente aver anche effetto retroattivo. La mancanza di precedenti rende il caso un inedito.

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